Sanità – Sinigaglia (PD): “A Padova sala operatoria con robot inaugurata in pompa magna e chiusa dopo appena dieci mesi. Zaia la smetta con passerelle e tagli del nastro elettorali, faccia funzionare la sanità veneta”

Sanità – Sinigaglia (PD): “A Padova sala operatoria con robot inaugurata in pompa magna e chiusa dopo appena dieci mesi. Zaia la smetta con passerelle e tagli del nastro elettorali, faccia funzionare la sanità veneta”

(Arv) Venezia 7 ott. 2019 –       “La sanità veneta non può essere ridotta a passerelle e tagli del nastro con finte inaugurazioni a favore di telecamera. Al Policlinico di Padova c’è un robot chirurgico costato quattro milioni, che ha funzionato sempre a singhiozzo e limitatamente, inutilizzabile da oltre tre mesi, e lo sarà almeno fino a fine ottobre, per problemi all’impianto di aerazione al piano dove si trova la sala operatoria. Sembra una barzelletta, ma non fa per niente ridere. È un disservizio inaccettabile e uno spreco di soldi”. La protesta è del Consigliere regionale del Partito Democratico Claudio Sinigaglia che tramite una nota annuncia anche “un’interrogazione sullo ‘stop’ al robot Da Vinci 2, fermo ormai da inizio luglio per il rifacimento degli impianti di aerazione al sesto piano del Policlinico. La sala, inaugurata in pompa magna a settembre 2018 è stata chiusa dopo appena dieci mesi, con il robot ‘prigioniero’ che non può essere spostato in un’altra stanza. È questa l’eccellenza veneta? A cosa serve avere le migliori tecnologie se non possono e non vengono  utilizzate, anche per carenze organizzative?”.

“Sempre presso l’Azienda ospedaliera – rincara Sinigaglia – pure la demolizione di Pneumologia, che dovrà lasciar spazio alla palazzina di Pediatria, è ancora in alto mare, aggiungendo ritardo a ritardo. A fine luglio la picconata ‘inaugurale’ con Zaia in prima fila armato di caschetto, poi più niente. E pensare che nel progetto originario a luglio 2019 dovevano partire con il nuovo cantiere, invece siamo ancora alle prese con il progetto definitivo e con il bando da fare. Neanche la sanità sfugge alla strumentalizzazione elettorale. Da qui alle prossime Regionali quante ‘storie’ dovremo ancora ascoltare, quante passerelle e quanti  nastri vedremo tagliare senza che nessun problema venga poi risolto?”.

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(Consiglio Veneto)

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