Bandiera veneta negli stadi – Boron (ZP): «Donato un gonfalone al presidente del Calcio Padova, simbolo di pace ed espressione di un territorio storico»

Venezia, 18 dicembre 2019 – «In occasione di queste imminenti festività natalizie, certo che l’omaggio di un vessillo simbolo di pace ed espressione di un territorio storico come il Veneto non possa che essere motivo di gradimento, ho pensato di donare un gonfalone di San Marco al Presidente del  Calcio Padova Daniele Boscolo Meneguolo. Auspico che sia l’inizio di un percorso comune di cooperazione e di buonsenso a favore di tutti i tifosi veneti».

Sono le parole del consigliere regionale del gruppo Zaia presidente, Fabrizio Boron, presidente della Commissione per le Politiche Socio Sanitarie, che ha voluto scrivere privatamente una lettera al Presidente del Calcio Padova, inviando in dono anche una bandiera della Regione Veneto.

«Il mio invito al Presidente, che è più che altro un desiderio di risoluzione di un’ormai annosa questione e di revisione di un farraginoso meccanismo, in una direttiva ormai obsoleta quanto evidentemente passivamente applicata, è quello di dare un appoggio alla nostra buona causa, facendosi promotore anch’egli, presso gli organi competenti, di una richiesta di revisione e cancellazione della vigente normativa. Non smetterò mai di ripetere che la bandiera veneta è la bandiera di tutti i Veneti, non ha colore politico e non rappresenta nessuna ideologia; qualsiasi cittadino veneto che voglia esporla fieramente fuori di casa, lo fa senza minacciare né prevaricare nessuno. Questo è lo stesso spirito che i nostri tifosi vogliono portare anche negli stadi; questo è lo spirito di identità e pace di tutti i Veneti. Non possiamo più dare seguito ad una normativa che pesa sulla già ingarbugliata burocrazia degli Uffici di Sicurezza e pesa sulla voglia di sport e gioco che ogni tifoso si vede impedita, allo stadio come in qualsiasi altra manifestazione sportiva. Senza contare le sanzioni pecuniarie di cui si è parlato proprio pochi giorni fa».

Boron chiude i suoi auspici esprimendo ulteriore speranza: «Lo sport vuole essere unione, inclusione, manifestazione di leggerezza e svago per tutti coloro che lo seguono; non possiamo permetterci di perdere tifosi e spettatori solo perché lo scoglio normativo si dimostra insormontabile e demotivante. Ma sono convinto che queste cose al Calcio Padova già le sanno e sono sicuro che per Natale troveremo tutti un bel regalo sotto l’albero».

(Lega Nord)

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