Dicembre 2019 – Donne e Chiesa: eterno ritorno?

A 40 anni dal primo convegno ecclesiale diocesano che affrontò anche la questione femminile un incontro pubblico venerdì 13 dicembre alle 20.30 a Vicenza fa il punto della situazione.

Nel 1979 nella diocesi di Vicenza si celebrava il primo convegno diocesano della Chiesa vicentina dal titolo “Chiesa, comunità in servizio”. Tra i temi affrontati in quell’occasione ci fu anche “Chiesa e questione femminile” approfondito in particolare dalla nona commissione. Ne uscì un documento che mantiene ancora oggi tutta la sua attualità. Per fare memoria di questo avvenimento e fare il punto sulla questione il Centro Presenza Donna propone venerdì 13 dicembre, alle ore 20.30 all’auditorium dei Carmini (in C.so Fogazzaro 254, Vicenza) un incontro pubblico dal titolo ‘Donne e Chiesa: eterno ritorno?”.

Circa il significato di questo appuntamento che vuole interrogarsi sul rapporto tra donne e Chiesa, abbiamo sentito suor Elisa Panato, segretaria del Centro Presenza Donna e nata proprio lo stesso anno del Convegno ecclesiale, quarant’anni fa.

La Chiesa vicentina già 40 anni fa metteva all’ordine del giorno la questione femminile dimostrandosi in questo lungimirante. «Con sorpresa ma anche con rammarico – evidenzia suor Elisa – vediamo che il documento nel capitolo dedicato a “Chiesa e questione femminile”, sembra scritto ai nostri giorni. Certo da allora, alcuni passi sono stati fatti, ma c’è ancora molto da camminare» . «Il documento – prosegue – sottolinea la possibilità della presenza delle donne nella comunione ecclesiale e quindi una partecipazione che sia valorizzata e riconosciuta, così da mettere in evidenza l’apporto specifico delle donne». Nonostante quelle aperture e intuizioni i ritardi si sono accumulati. «Oggi – osserva la segretaria di Presenza Donna – con il Magistero di papa Francesco qualcosa si sta muovendo ».

Rispetto al titolo dell’incontro suor Panato ci spiega che vuole essere «una sfida: riprende la frase di Nietzche e l’idea della filosofia stoica secondo la quale la storia ha una ciclicità e lancia una sorta di provocazione per la Chiesa che invece crede nella evoluzione della storia. È, in qualche modo, una maniera per spronare la realtà ecclesiale a non fermarsi in una chiusura involutiva ma ad aprirsi verso un nuovo orizzonte ».

Suor Elisa da parte sua riconosce come lei, figlia del suo tempo, sia laureata in teologia, «cosa che magari 40 anni fa era più complicato. In questo la Chiesa effettivamente ha dimostrato una apertura». Contemporaneamente deve però notare «come il ruolo della donna sia ancora e sempre da mettere in discussione, sempre da reinventare. Anche a livello sociale c’è sempre un velo di discriminazione. Ogni manifestazione, come quella appena celebrata del 25 novembre (Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ndr), viene ancora vista spesso con sospetto. È invece bello che in queste occasioni ci siano anche dei maschi e ci sia un maschile che si sta ripensando insieme al femminile» . È questo un processo che sta avvenendo anche nella Chiesa. “Lo noto nel quotidiano – ci dice ancora -. Lo vedo in tanti amici preti e laici maschi, anche se la situazione permane di luce e ombre visto che restano le resistenze». Il convegno prevede, dopo il saluto di don Flavio Marchesini direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale, l’intervento della teologa Simona Segoloni, docente di ecclesiologia e socia del Coordinamento Teologhe Italiane, e suor Assunta Pavanello, orsolina scm e segretaria proprio della commissione Chiesa e questione femminile al convegno del 1979.

L’evento, aperto a tutti, nasce dalla collaborazione fra l’associazione Presenza Donna e la diocesi di Vicenza, con la partecipazione di Gruppi Am.Or, CIF, ACISJF e con il contributo dell’8×1000.

Lauro Paoletto

(Diocesi di Vicenza)

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