L’esotismo del quotidiano

“Esotismo del quotidiano: mappe, pratiche, esplorazioni” : già a partire dal titolo della sua relazione, Francesco Visentin, ricercatore dell’Università degli Studi di Udine, è riuscito a catturare e, quel che più conta, tenere l’attenzione degli studenti e di tutti i docenti che li accompagnavano.

Si è trattato del quarto ed ultimo incontro nell’ambito dell’azione “Il sillabario del paesaggio”, che fa parte dell’articolato progetto “Cantiere paesaggio”, innovativa esperienza di co-progettazione sociale favorita e finanziata del Csv di Rovigo. E’ grazie alla competenza, professionalità e alla collaborazione di un folto gruppo di Associazioni, che si è potuto costruire questo ricco programma di azioni sulla tematica, a partire da Attive Terre di Adria, cui è posta in capo l’attività rivolta alle scuole superiori del Polesine e rivolta alla popolazione dell’intero territorio, in collaborazione con l’associazione xulturale di promozione Sociale Leonardo da Vinci di Villanova del Ghebbo, Cantieri Culturali Creativi di Rovigo, Il Manegium di Fratta Polesine e l’Associazione di Promozione Sociale “FOCUS Circolo Fotografico” di Adria.

L’attività condotta da Visentin, ha avuto un taglio pratico ed esperienziale, che attraverso una semplice esercitazione sulla costruzione di percorsi e mappe ha fatto comprendere agli studenti, la difficoltà nella restituzione efficace di itinerari e percorsi (la mappa che rappresenta il percorso che ciascuno compie dalla propria abitazione alla scuola). Ciò che risulta facile e intuitivo per noi, non lo è per chi con quella mappa si deve orientare. Si è parlato delle varie modalità di restituzione dei grafici e dei vari significati e simbolismi che in essa sono contenuti. Si è parlato dell’utilità della geografia, della differenza tra mappe e narrazioni, della differenza tra spazio e luogo e il non luogo, secondo Marc Augè, “se un luogo può definirsi come identitario, relazionale, storico, uno spazio che non può definirsi né identitario, né relazionale né storico, definirà un nonluogo”.

Il docente ha anche trattato del viaggio come racconto, citando Italo Calvino – “La necessità di comprendere in un’immagine la dimensione del tempo assieme a quella dello spazio è all’origine della cartografia” -, arrivando poi a parlare delle nuove “spedizioni geografiche”, non più dirette verso terre lontane o esotiche, ma ad aprire nuovi spiragli e a scoprire paesaggi inediti.

Le nuove “spedizioni” si occupano delle geografie altre: ovvero dei paesaggi dell’abbandono; degli spazi dissidenti; del corpo umano come soggetto geografico; dei paesaggi sensoriali; dello dimensione spaziale delle relazioni di genere; degli spazi dell’abuso (discariche, danni ambientali). Visentin ha quindi concluso al termine della sua coinvolgente relazione affermando che “la conoscenza e la ricerca geografica, e in generale nelle scienze sociali, non è in grado di rispecchiare il mondo, ma solo di rappresentarlo, cercando di comprenderne alcune sue parti, gioco forza escludendone altre. E’ la forza cognitiva dell’approccio multidisciplinare a fungere da chiave di volta per la comprensione dei processi passati, esistenti e futuri”.

L’attività, ha ricordato in chiusura Alessandro Andreello, presidente di Attive Terre Onlus, attraverso questo ciclo d’incontri darà la possibilità di restituire l’esito del percorso svolto, anche in classe, con gli insegnanti in modo tale da poter essere illustrato nel corso dell’evento programmato per la mattinata del 14 marzo all’auditorium C. Saccenti per la Giornata Nazionale del Paesaggio, nonché ventennale della Convezione Europea del Paesaggio di Firenze.

Ha poi dato appuntamento alle prossime due attività che faranno seguito a quella appena conclusasi con gli Istituti scolastici, previste dal progetto il “Laboratorio paesaggio” e “Il laboratorio urbano”, tre incontri liberi, per ciascun laboratorio, gratuiti e guidati rivolti a tutto il territorio e ai vari portatori di interesse, semplici cittadini, professionisti e tecnici dei vari Ordini, commercianti, studenti, che hanno a cuore il destino del proprio territorio. Il punto d’incontro sarà la Casa delle Associazioni di Via Dante, 13, ad Adria, sabato 1 febbraio 2020, alle ore 9.00.

(CSV di Rovigo)

Please follow and like us