Smog – Gruppo Pd: “Emergenza smog: interventi strutturali e invertire la rotta: proponiamo Tpl, mobilità sostenibile ed efficientamento energetico”

Smog – Gruppo Pd: “Emergenza smog: interventi strutturali e invertire la rotta: proponiamo Tpl, mobilità sostenibile ed efficientamento energetico”

(Arv) Venezia, 9 gen. 2020 –  “Lo smog è un’emergenza regionale, serve un cambio di marcia con provvedimenti straordinari per contrastarlo in maniera efficace. A partire da investimenti e incentivi per la mobilità sostenibile: ogni anno tutti i Comuni capoluogo, tranne Belluno, superano abbondantemente il tetto dei 35 sforamenti dei limiti di Pm 10 stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Già in sede di bilancio avevamo presentato alcune proposte, bocciate dalla maggioranza, le riproponiamo convinti che un’azione più incisiva non sia più rinviabile”. È quanto afferma il gruppo consiliare del Partito Democratico, che in una conferenza stampa a Palazzo Ferro Fini ha illustrato le proprie richieste.

SOSTITUZIONE DEI MEZZI PUBBLICI

Il trasporto su gomma rappresenta la quota maggiore della mobilità pubblica e ancora oggi gran parte dei mezzi è alimentata con combustibili fossili. Si tratta soprattutto di autobus vecchi: su un totale di 3.136 appena uno su quattro è Euro 5 o Euro 6. Deve essere perciò avviato un programma per la sostituzione del parco degli automezzi del trasporto pubblico locale con bus elettrici, con un investimento annuo di 10 milioni.

INCENTIVI ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Occorre aumentare i contributi ai privati per la rottamazione delle auto a motore, benzina e diesel da euro 1 a euro 5 sostituendole con veicoli a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione ad alimentazione totalmente elettrica. Proponiamo di stanziare un contributo di 7.500 euro per ogni veicolo da rottamare, come avviene in Lombardia. Discorso analogo per le bici elettriche a pedalata assistita, con un contributo annuo fino a 250 euro e di 600 per le cargo bike. Parallelamente, per incentivare la mobilità elettrica, è necessario realizzare una rete di ricarica diffusa garantendo contributi ai Comuni per un milione annuo per l’installazione delle colonnine. In Veneto ce ne sono appena 500, maglia nera in Italia.

ACCORDO BACINO PADANO

Le emissioni di Pm 10 non si fermano davanti ai confini amministrativi. È quindi importante applicare provvedimenti antismog uniformi per l’intera regione, anziché ordinanze a macchia di leopardo che si sono dimostrate inefficaci. Perciò chiediamo di estendere le norme dell’accordo del bacino padano che riguardano solo alcuni agglomerati (Venezia, Padova, Verona e Vicenza) e altri Comuni sparsi, a tutti i Comuni del Veneto.

EFFICIENTAMENTO EDILIZIA

L’efficienza energetica è una priorità, da un punto di vista ambientale ed economico. Le case dei veneti producono oltre 60% delle polveri sottili che avvelenano l’aria; è indispensabile agire, a partire dagli alloggi Erp, per perseguire gli obiettivi nazionali ed europei di risparmio energetico e di ecosostenibilità. Abbiamo un patrimonio residenziale vecchio, il 45% è stato costruito prima degli anni Ottanta e durante il doppio mandato Zaia non sono stati fatti investimenti. Chiediamo un impegno consistente, almeno 20 milioni annui per l’efficienza energetica in edilizia.

ROTTAMAZIONE STUFE A LEGNA

Per ridurre le emissioni inquinanti in ambito domestico proponiamo di rottamare le vecchie stufe,  sostituendole con apparecchi a bassa emissione e ad alta efficienza energetica con filtri antiparticolato, con un contributo di 5 milioni.

FINANZIAMENTI

Non è una questione di mancanza di risorse, ma di scelte politiche prioritarie. Zaia ha trovato senza batter ciglio 300 milioni per realizzare la Superstrada Pedemontana Veneta, per queste misure ne servono molti meno. Non c’è solo la leva del bilancio regionale, in questi giorni si discute di come destinare gli utili di Cav. Noi proponiamo che vengano impiegati anche per il finanziamento di infrastrutture di trasporto pubblico, come ha fatto la società Autostrada del Brennero, per migliorare la rete ferroviaria. Non abbiamo bisogno di far circolare le auto gratis, ma che vengano utilizzati di più i mezzi pubblici”.

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(Consiglio Veneto)

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