2^Commissione – “Illustrate disposizioni sulle grandi derivazioni a uso idroelettrico. Sostegno degli impianti a fune e del Lago di Garda. Via libera alla riduzione bottiglie plastica”

2^Commissione – “Illustrate disposizioni sulle grandi derivazioni a uso idroelettrico. Sostegno degli impianti a fune e del Lago di Garda. Via libera alla riduzione bottiglie plastica”

(Arv) Venezia, 13 feb. 2020  – Nella seduta odierna della Seconda Commissione consiliare permanete, presieduta da Francesco Calzavara (ZP), con Vicepresidente Andrea Zanoni (PD), è stato illustrato dall’Assessore Bottacin il Progetto di Legge Regionale n. 486 della Giunta regionale, “Prime disposizioni in materia di grandi derivazioni a uso idroelettrico”, che introduce alcune disposizioni iniziali in materia dì grandi derivazioni ad uso idroelettrico. In particolare, viene introdotto l’obbligo, in capo a ciascun concessionario di grandi derivazioni idroelettriche, di fornire annualmente e gratuitamente alla Regione del Veneto un certo quantitativo di energia elettrica (220 kilowatt/ora). I soldi ricavati andranno investiti, nella misura di almeno il 50 percento, nei territori in cui insistono gli impianti idroelettrici. A fine concessione, la proprietà del bene diventerà regionale. Viene altresì previsto che al fine dì avviare le procedure per l’assegnazione delle concessioni dì grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, la Giunta regionale effettui, entro il 31.12.2020, la ricognizione delle opere.

Illustrato il Progetto di Legge Regionale n. 487, primo firmatario il consigliere Gidoni (Lega), “Istituzione del fondo per il settore degli impianti a fune e per la valorizzazione delle aree sciabili attrezzate in zone montane”. La proposta normativa vuole sostenere le stazioni di risalita sciistiche venete, in particolare il comprensorio del Nevegal, per il loro rilancio e competitività sul mercato. Tra le finalità, quella di venire incontro alle esigenze di una fascia turistica di età avanzata. Si vuole anche investire sui giovani, avviandoli alla pratica sciistica. La Regione vuole rendere l’offerta turistica in montagna appetibile tutto l’anno. Viene demandato alla Giunta Regionale di proporre l’individuazione delle aree interessate.

Presentato dal primo firmatario Enrico Corsi (Lega) il Progetto di Legge Regionale n. 479, “Modifiche alla L.R. 1 dicembre 1989, n. 52, ‘Disciplina del demanio lacuale e della navigazione sul lago di Garda”‘, per la valorizzazione del Lago di Garda, che attrae circa 14 milioni di turisti all’anno.

La modifica introdotta ha lo scopo di salvaguardare ulteriormente il delicato ecosistema del lago di Garda attraverso la prevenzione, la riduzione dell’inquinamento, l’utilizzo sostenibile delle acque e la protezione ambientale. Viene infatti introdotto l’obbligo di pulizia e sanificazione delle carene delle barche prima che vengano introdotte nel lago di Garda. Le imbarcazioni provenienti da altri specchi d’acqua sono potenziali portatrici di microrganismi molto pericolosi per il lago, come i mitili, che hanno già danneggiato la condotta sublacuale del collettore del Garda. Si è reso necessario pertanto, come del resto avviene in tutti i laghi d’Europa, inserire l’obbligo di pulizia delle carene delle imbarcazioni nell’ottica di preservare il bacino gardesano.

Votato a maggioranza, senza voti contrari, il Progetto di Legge Regionale n. 485 della Giunta regionale, “Modifiche alla L.R. 6 giugno 2019, n. 21, ‘Iniziative a sostegno della candidatura UNESCO delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”‘. Si tratta di una norma di salvaguardia del territorio. Si evita che il Disciplinare, volto alla tutela e conservazione degli elementi significativi e rilevanti del sito, possa essere pregiudicato nelle more dell’adeguamento degli strumenti urbanistici da parte dei comuni.

I Commissari hanno votato a maggioranza il Testo Abbinato del Progetto di Legge regionale n. 453, di iniziativa del consigliere Giorgetti (Più Italia – Amo il Veneto), “Misure urgenti per la riduzione dell’utilizzo delle bottiglie di plastica monouso attraverso la promozione dell’acqua alla spina”, e del PdL n. 455, di iniziativa del consigliere Conte (FI/VpA), “Promozione dell’utilizzo di dispenser di acqua alla spina nelle Strutture ospedaliere del Veneto”.

La proposta normativa, munita del parere favorevole della Prima Commissione, tutela l’ambiente, mira alla riduzione dei trasporti e all’utilizzo di contenitori reimpiegabili più volte, per contenere il numero di bottiglie di plastica in circolazione. Per l’esame dell’aula consiliare, è stato eletto Relatore Giorgetti, Correlatore Zanoni.

Esaminato il Progetto di Legge Regionale n. 457, primo firmatario il consigliere Franco Gidoni (Lega), “Norme in materia di costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta e dei bacini di accumulo di competenza regionale”, munito del parere favorevole della Prima Commissione.

Il PdL norma l’iter amministrativo, di competenza regionale, in materia di costruzione, esercizio e vigilanza delle opere di sbarramento, quali argini, dighe e traverse e relativi bacini di accumulo. La Regione vuole tutelare le popolazioni residenti in prossimità delle opere. A monte del provvedimento, le attribuzioni trasferite alla Regione dalla legislazione statale vigente relativamente agli sbarramenti e ai manufatti di qualsiasi tipo e forma in alveo e fuori alveo, anche temporanei, che non superino i 15 metri di altezza o che determinino un volume di invaso non superiore a 1.000.000 di metri cubi.

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(Consiglio Veneto)

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