CORONAVIRUS. COLDIRETTI: FERMARE SPECULAZIONI SUI PRODOTTI E LE DISDETTE SUL TERRITORIO. GIOVANI E DONNE SUI SOCIAL CON MESSAGGI VIDEO E POST: E’ LA SOLIDARIETA’ AI TEMPI DELL’EMERGENZA
CORONAVIRUS. COLDIRETTI: FERMARE SPECULAZIONI SUI PRODOTTI E LE DISDETTE SUL TERRITORIO
VIDEO MESSAGGI E POST DEGLI AGRICOLTORI INVADONO I SOCIAL. LA SOLIDARIETA’ AI TEMPI DELL’EMERGENZA
27 febbraio 2020 – Dopo le disdette e il calo di prenotazioni negli agriturismi arrivano le prime segnalazioni di prodotti rifiutati perché provenienti dalla zona rossa. E’ quanto emerge da un monitoraggio di Coldiretti che denuncia anche speculazioni. Dal vino all’ortofrutta fino ai prodotti lattiero-caseari sono le specialità più colpite con effetti sociali, economici ed occupazionali disastrosi. Nelle aree sensibili – sottolinea la Coldiretti – è necessario garantire un’ adeguata assistenza nelle stalle, alle strutture e agli animali, ma anche assicurare la disponibilità della forza lavoro nei campi con le necessarie deroghe per la movimentazione delle persone, del bestiame, degli alimenti deperibili, con l’uscita degli automezzi con il prodotto trasformato verso piattaforme logistiche, impianti di confezionamento, stabilimenti di stagionatura e/o attività commerciali. Intanto donne e giovani agricoltori si sono attivati sui social lanciando messaggi di solidarietà da ogni parte della regione per sostenere il settore e incoraggiare i consumatori a fidarsi delle tipicità coltivate in campagna e dell’assoluta assenza di rischio del contagio nel cibarsi a km zero.
Le difficoltà – continua la Coldiretti – si estendono in realtà all’intera area della pianura padana dove nasce oltre 1/3 del Made in Italy agroalimentare, direttamente condizionato dall’emergenza coronavirus. A preoccupare – denuncia la Coldiretti – sono anche le reazioni di alcuni Paesi dove vengono chieste senza ragione certificazioni sanitarie su merci, dal vino alla frutta, alla verdura soprattutto provenienti dalla Lombardia e dal Veneto. La Coldiretti chiede misure di sostegno alle attività più duramente colpite attraverso fondi per il crollo di presenze in agriturismo, sgravi fiscali e contributivi con il rinvio di pagamenti, compensazioni previdenziali delle giornate di lavoro perse e – conclude la Coldiretti – attivazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori nonché interventi per colpire le pratiche commerciali sleali che frenano le esportazioni ed un piano promozionale sulla sicurezza e qualità del patrimonio agroalimentare italiano.