Pfas – Guarda (CpV): “Fare subito chiarezza sul sito ex Miteni. Non basta chiudere il rubinetto Pfas, ma occorre una vera bonifica”

Pfas – Guarda (CpV): “Fare subito chiarezza sul sito ex Miteni. Non basta chiudere il rubinetto Pfas, ma occorre una vera bonifica”

(Arv) Venezia 26 feb. 2020 –    “La Regione non risparmi sulla pelle dei veneti. Con i Pfas della Miteni si sta facendo il gioco di chi nasconde la polvere sotto il tappeto e fa finta di aver pulito la stanza. Peccato che il tappeto sia la falda che alimenta gli acquedotti di mezzo Veneto e nella stanza vivano giovani veneti che rischiano di pagare la sciatteria dell’amministrazione regionale con sterilità e colesterolo alle stelle”.

Lo afferma la consigliera regionale del Coordinamento Veneto 2020, Cristina Guarda, che invita a “guardare alla storia dei fatti e del ‘non fatto’, per mettere fare chiarezza sui dubbi. Perché, sul caso Miteni, si pubblicizza una barriera idraulica, per il contenimento dell’inquinamento, come fosse una vera azione di bonifica? La legge prevede la messa in sicurezza, la caratterizzazione e la bonifica. Perché invece di chiudere realmente solo il rubinetto, comunque in grave ritardo, non si pensa anche a rimuovere la contaminazione e depurare le acque inquinate? Siamo di fronte alle solite ‘storpiature’ per dire che ci accontentiamo di una messa in sicurezza, senza alcuna certezza relativamente al fatto che i privati facciano una vera bonifica”.

“Insomma, proveranno a bloccare i Pfas ma il sito, nell’ipotesi prospettata, rimarrà sempre una fonte di contaminazione – denuncia la consigliera regionale di Civica per il Veneto – Credo che quando si tratta della salute dei Veneti, non ci si possa accontentare. Ma la mia preoccupazione si estende anche ad un altro punto: manca un Piano industriale, il futuro di questo sito; chi lo porterà a termine? Per cosa verrà usato una volta realizzata la super barriera idraulica? Come le ‘Mamme No Pfas’, anch’io non credo più alle parole di chi in questi anni ci ha troppo spesso trattati con sufficienza”.

“Fanno bene le associazioni e i comitati a chiedere una vera bonifica e non solo il contenimento. Io sono al loro fianco -afferma in conclusione Cristina Guarda – I costi di un contenimento degli inquinanti sono notevolmente inferiori di quelli di una bonifica, per cui chiedo di non puntare al ribasso. Non si può risparmiare sulla pelle dei veneti”.

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(Consiglio Veneto)

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