Sanità – Ruzzante (Veneto 2020-LeU): “Mobilità sanitaria: pazienti extra-regione, chi controlla le strutture private?”

Sanità – Ruzzante (Veneto 2020-LeU): “Mobilità sanitaria: pazienti extra-regione, chi controlla le strutture private?”

(Arv) Venezia 20 feb. 2020 –   “La Giunta regionale cita sempre il dato dei pazienti extra-regione a conferma dell’eccellenza della sanità veneta. Se da un lato è vero che la nostra regione gode di un saldo positivo per quanto riguarda la mobilità interregionale, dall’altro non bisogna nascondere che questa mobilità costituisce un costo per i cittadini. Questo perché sempre più prestazioni vengono erogate nelle strutture private accreditate e non dalla sanità pubblica, dove potrebbero costituire un valore almeno a livello locale. Con le nuove schede ospedaliere del maggio 2019 la Lega ha aumentato del +21% (da 485 a 587) i posti letto extraregione nelle strutture private accreditate, mentre ha tagliato del -70% quelli all’interno delle Aziende Ospedaliere di Padova e Verona (da 100 posti letto a 30 in entrambi i casi)”. Così il Consigliere regionale Piero Ruzzante di Veneto 2020 – Liberi e Uguali, che nella mattinata di oggi ha depositato un atto di sindacato ispettivo, un’interpellanza nei confronti del presidente della Giunta regionale.

“Chiedo a Zaia – sottolinea Ruzzante – quali sistemi di controllo sono previsti per le prestazioni sanitarie eseguite dalle strutture private accreditate a favore dei cittadini non residenti in Veneto. Stiamo parlando di un giro d’affari per un valore di centinaia di milioni di euro. Soldi che nell’immediato vengono sborsati dalla Regione Veneto a favore delle case di cura e, solo in un secondo momento e in assenza di contenziosi, ripagati dalle altre Regioni tramite un complesso meccanismo disciplinato in Conferenza Stato Regioni. Solitamente il rimborso avviene due anni dopo, così alla fine le Regioni del Sud pagano la sanità privata del Nord”.

“Quindi nell’immediato pagano i veneti, a consuntivo tutti gli italiani. Chi ci guadagna è la sanità privata e non poco – evidenzia ancora Ruzzante – anche perché il meccanismo dei pazienti extra-regione permette di aggirare il budget fissato dalla Regione arrivando perfino a raddoppiarlo. In altre regioni questo business è finito sotto inchiesta e indagine. Per questo riteniamo che questi interventi debbano essere accuratamente controllati dalla pubblica amministrazione, i cittadini hanno diritto di sapere sempre come vengono spesi i loro soldi e in quali tasche vanno a finire”.

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(Consiglio Veneto)

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