Esteri – Pigozzo (PD): “Profughi intrappolati tra Grecia e Turchia, risoluzione del PD: rispettare il diritto di asilo; Europa e Italia intervengano per fermare questa tragedia”

Esteri – Pigozzo (PD): “Profughi intrappolati tra Grecia e Turchia, risoluzione del PD: rispettare il diritto di asilo; Europa e Italia intervengano per fermare questa tragedia”

(Arv) Venezia, 10 mar. 2020 – “Al confine tra Grecia e Turchia si sta consumando una nuova catastrofe umanitaria che rischia di passare in secondo piano a causa della legittima apprensione del mondo per la grave epidemia del coronavirus. Unione Europea e Italia devono intervenire per tutelare le migliaia di profughi in fuga dalla guerra in Siria, assicurando il ricollocamento per rifugiati e richiedenti asilo”. È la richiesta che arriva dal gruppo consiliare del Partito Democratico, che ha presentato una risoluzione con primo firmatario il Vicepresidente dell’assemblea di palazzo Ferro Fini, Bruno Pigozzo.

“Con la ripresa dei combattimenti per il controllo di Iblid – ricorda Pigozzo – la situazione è nuovamente precipitata con un effetto a catena: l’esodo di un milione di siriani, soprattutto donne e bambini, in Turchia, dove sono già presenti quattro milioni di rifugiati. A sua volta Ankara ha aperto il confine con la Grecia, dando il via libera a migliaia di profughi che cercano con ogni mezzo di raggiungere l’Europa e si vedono invece respinti da Atene che ha addirittura deciso di sospendere il diritto di chiedere asilo politico per un mese. Di fronte a una situazione del genere l’Ue non può voltarsi dall’altra parte anche perché è il frutto avvelenato dell’accordo con la Turchia del 2016”.

“Erdogan sta ricattando l’Europa per avere ulteriori finanziamenti – afferma il Vicepresidente – una mossa cinica fatta sulla pelle di centinaia di migliaia di persone che scappano da una guerra. Ma la situazione dei campi profughi in Grecia è da tempo insostenibile, come denunciato già ad aprile 2018 dal Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (Cpt), con pestaggi da parte della polizia, precarie condizioni igieniche e carenza di cibo. A ciò si aggiunge la caccia ai migranti a cui abbiamo assistito in questi giorni. È perciò indispensabile fare pressione nei confronti dell’Unione Europea, affinché sia modificato l’accordo del 2016 con la Turchia e vengano immediatamente attivati i canali umanitari per la redistribuzione delle migliaia di minori non accompagnati e delle persone rifugiate più vulnerabili bloccate al confine con la Grecia”.

“Invitiamo la Regione a muoversi in tal senso nei confronti del Governo – ribadisce in chiusura il consigliere dem – e di agire poi a livello locale, chiedendo ai singoli Comuni la disponibilità a individuare azioni di aiuto ed accoglienza in collaborazione con le strutture regionali di Protezione Civile e Servizi Sociali e oltre ai rappresentanti delle associazioni che operano nel terzo settore”.

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(Consiglio Veneto)

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