Sanità – Ruzzante (Veneto 2020 – LeU): “Ricoveri non urgenti nelle strutture private, Regione imponga stop”

Sanità – Ruzzante (Veneto 2020 – LeU): “Ricoveri non urgenti nelle strutture private, Regione imponga stop”

(Arv) Venezia, 5 mar. 2020 – “Com’è possibile che in piena emergenza corona-virus le strutture private, invece di dare una mano alla sanità pubblica che rischia il collasso, ricoverino decine di pazienti provenienti dalla Lombardia occupando preziosi posti letto, che scarseggiano, per interventi non urgenti o comunque differibili? L’ultimo caso è quello di 20 pazienti extra-regione, provenienti dalla Lombardia, ricoverati in una struttura privata in un’unica giornata. Ho chiesto alla Giunta di imporre ai privati accreditati uno stop dei ricoveri per prestazioni non urgenti”.

Lo afferma in una nota il consigliere regionale del coordinamento Veneto 2020 Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), che ricorda: “Già il 20 febbraio scorso, con un’interpellanza al Presidente della Giunta regionale, avevo chiesto verifiche e controlli rispetto all’appropriatezza degli interventi erogati dalle strutture private accreditate a favore dei pazienti in mobilità sanitaria interregionale. Nella giornata di oggi ho depositato un’interrogazione a risposta immediata chiedendo alla Giunta regionale di effettuare dei controlli rispetto a una segnalazione che riguarda la Casa Sileno e Anna Rizzola di San Donà di Piave, in provincia di Venezia, e anche in via generale sui ricoveri presso le strutture private convenzionate con il sistema sanitario regionale di pazienti in mobilità sanitaria. Ho chiesto, inoltre, lo stop delle prestazioni non urgenti e differibili”.

“Siamo tutti impegnati ad affrontare un’emergenza straordinaria – osserva Ruzzante – vediamo che la sanità pubblica è sotto stress, e nessuno può dire se riuscirà a tenere. Ma la sanità privata dov’è? Quando si tratta di incamerare risorse pubbliche, la vediamo, ora con il coronavirus un po’ meno.  Sono le strutture pubbliche ad essere in prima linea. La Lega, da quando è al governo in Veneto, ha aumentato del 16% i posti letto nel privato convenzionato. Posti letto che ora, in piena emergenza, vengono utilizzati dalle strutture private per ricoveri non urgenti, ma forse molto lucrativi”.

“Non può funzionare così – conclude Ruzzante – è necessario imporre alle strutture accreditate la sospensione e il rinvio delle attività di ricovero di soggetti provenienti extra-regione per prestazioni non urgenti o comunque procrastinabili”.

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(Consiglio Veneto)

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