Coronavirus – Ciambetti: “La Parabola dei ciechi di Bruegel è l’Eurogruppo con lo sconfitto Conte già caduto per terra ma tutti gli altri da Rutte a Frau Merkel destinati a seguirlo nel baratro “

Coronavirus – Ciambetti: “La Parabola dei ciechi di Bruegel è l’Eurogruppo con lo sconfitto Conte già caduto per terra ma tutti gli altri da Rutte a Frau Merkel destinati a seguirlo nel baratro “

(Arv) Venezia, 10 apr. 2020 – “Dalla trattativa  europea esce il governo Conte esce sconfitto, tragicamente ridimensionato nella sua supina accettazione del meccanismo del Fondo Salva Stati che, per quanto attutito, rimane un capestro in cui abbiamo infilato la testa e i cui costi non verranno pagati dall’attuale esecutivo né dalla precaria maggioranza che lo sorregge, ma dalle generazioni a venire inguaiate da un governo inadeguato, privo di qualsiasi autorevolezza, neanche ascoltato dai principali attori europei, incapace di difendere gli interessi della nazione” Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto commenta l’esito “di giorni convulsi in cui nessuno a Bruxelles, a onor del vero,  mi sembra sia stato all’altezza della sfida dei tempi.  L’immagine data dall’Eurogruppo è quella dipinta da Bruegel nella suo capolavoro ‘Parabola dei ciechi’ oggi al museo di Capodichino dove sei personaggi, quasi tutti non poveri né mendichi, anzi dei ricchi visti gli abiti e le borse, che stanno andando incontro alla rovina interpretando così il passo del Vangelo di Marco in cui Gesù si rivolge ai Farisei: ‘Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso”, citazione diventata persino un proverbio in Fiammingo. Conte è il primo ad essere già caduto con la sua ghironda, strumento musicale tipico dei mendicanti dell’epoca, efficace metafora dell’attuale governo italiano  – nota Ciambetti – Gli Olandesi come Mark Rutte forse hanno la memoria corta e  anche se pensano d’aver la vista lunga sono dei ciechi: non vedono il pericolo ma guardano ai loro precari equilibri politici interni  e alle prossime elezioni, alla stessa maniera di Frau Merkel che pubblicamente sostiene la solidarietà europea ma innanzitutto cerca la solidarietà dei suoi elettori. Né Rutte, né Frau Markel, tanto son presi dalle faccende di casa, vedono il baratro nel quale stanno portando, trionfanti, verso il disastro anche i loro Paesi oltre all’Europa e all’Italia del piccolo Conte”

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(Consiglio Veneto)

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