CRV- “Completata discussione sulla variazione bilancio: intervenuti Forcolin, Donazzan, Lanzarin. Votato l’articolato e via libera al maxiemendamento”

CRV- “Completata discussione sulla variazione bilancio: intervenuti Forcolin, Donazzan, Lanzarin. Votato l’articolato e via libera al maxiemendamento”

(Arv) Venezia, 24 apr. 2020 – Il Consiglio regionale del Veneto ha completato nel pomeriggio la discussione generale sul Progetto di Legge n. 501 “Prima variazione generale al bilancio di previsione 2020-2022 della Regione del Veneto”. Sono seguite le dichiarazioni di voto sull’articolato e, in particolare, sul maxiemendamento (art. 5).

Hanno votato a favore dell’articolo 5, oltre alla Maggioranza, anche gran parte delle forze di minoranza. Voto contrario, invece, della Bartelle (IIC). Esaminati anche i primi Ordini del Giorno, tra cui quello sull’obbligo vaccinale, respinto.

La seduta è stata interrotta alle ore 17.00. I lavori riprenderanno lunedì 27 aprile, alle ore 10.30, con la votazione di altri 34 OdG.

In apertura dei lavori, è intervenuta la consigliera Patrizia Bartelle (IIC) per chiedere: “Maggiore vicinanza alle forze dell’ordine che lavorano ogni giorno sul fronte, rischiando il contagio. Ho presentato un Ordine del Giorno in merito: non costa nulla ma prevede solo l’assunzione di un impegno morale, credo doveroso”.

L’Assessore Elena Donazzan ha preso la parola sul grave problema occupazionale: “Ho chiesto a Veneto Lavoro di monitorare l’andamento dei flussi, non più ogni tre mesi, ma mensilmente, confrontando i dati con quelli degli anni precedenti. Il dato occupazionale è drammatico: 50 mila posti persi, con il quasi azzeramento dei contratti a termine. Nei prossimi mesi dovremo affrontare il problema di questa profonda emorragia, attraverso il sostegno al reddito, ampliando la cassa integrazione in deroga: gli ammortizzatori sociali introdotti dal Governo non coprono molte categorie di lavoratori colpite dalle sospensioni dovute al Covid, come i dipendenti delle scuole paritarie gestite dalle Ipab, quelli delle imprese da 1 a 5 dipendenti, del Terziario con più di 50 lavoratori. Ieri sera, alle ore 19, erano ben 33.639 mila le imprese che hanno chiesto la cassa integrazione per 108.134 mila lavoratori, un numero enorme. E ho già relazionato alle competenti commissioni consiliari: abbiamo riprogrammato i Fondi europei; ho disposto la cancellazione del bando sulla mobilità, inattuabile viste le restrizioni attuali, e ho rimodulato quello sulla formazione continua: recupereremo in questo modo 30 milioni di euro che potremo utilizzare per integrare le riduzioni degli stipendi a causa del Coronavirus. Provvederemo, con apposito bando, anche a favorire la conciliazione lavoro/famiglie. Dobbiamo poi ripensare al modello- scuola: non possiamo pensare solo in termini di apertura e chiusura come sta facendo il Governo nazionale. La scuola dovrebbe rappresentare una importante forma di autonomia dei territori”.

“Quanto alla formazione professionale, abbiamo presentato emendamenti al Governo per equiparare l’anno formativo a quello scolastico – ha continuato Donazzan – Deve essere ammessa la spesa, da parte delle scuole di formazione professionale, per erogare tutte le ore della didattica a distanza al fine di ottenere i finanziamenti previsti. Chiudo sottolineando come turismo e commercio sono i due settori più colpiti, che vanno sostenuti in modo prioritario. Ma alla base di tutto: dobbiamo riaprire le imprese già il 27 aprile. E’ impensabile, ad esempio, che il settore della moda non possa riprendere prima del 4 maggio: rappresenta 9500 unità produttive con quasi 100 mila addetti, per un fatturato regionale pari a 18 miliardi, il 18% di quello nazionale”.

Il Vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin ha rivendicato: “L’importanza della manovra di bilancio approntata in variazione, che non è solo composta dai 12 milioni e 800 mila euro contenuti nel maxiemendamento: vanno aggiunti gli importi relativi alla prima variazione originaria, di 6 milioni, nonché i 7 milioni provenienti dalla rimodulazione dei FSE per assicurare gli ammortizzatori sociali anche a quelle categorie di lavoratori che non sono comprese dal DPCM del Governo; per non dimenticare i 12 milioni del piano pluriennale a favore di Veneto Strade per la messa in sicurezza di ponti, viadotti e gallerie. E sono disponibili 74 milioni dai Fondi europei, che verranno rimodulati rispetto alle nuove esigenze”.

Replica anche dell’Assessore alla Sanità Lanzarin: “Gli importanti risultati ottenuti sono dovuti alla corretta programmazione territoriale e ospedaliera portata avanti in questi anni: siamo riusciti a garantire oltre 450 posti di Terapia Intensiva, un numero importante. Certo, sarà opportuno ripensare all’organizzazione prevista dal Decreto Ministeriale 70 del 2015, per attrezzarci al certo ritorno in autunno della pandemia. E’ scontato che gli ospedali Covid torneranno alla normalità alla fine dell’emergenza, come le Schede ospedaliere; verranno comunque riservati alcuni reparti. Stiamo già approntando il piano per garantire un graduale ritorno alla normalità delle diverse attività ospedaliere, anche se sappiamo che tutto non potrà tornare esattamente come prima: sarà necessario avere inevitabilmente una visione diversa della sanità del futuro, adottando programmazioni e iniziative ricalibrate ai nuovi bisogni assistenziali; il Consiglio regionale verrà comunque sempre coinvolto. Stiamo lavorando per normalizzare il settore dell’infanzia, da zero a sei anni, al fine di rispondere ai bisogni sociali e conciliare i tempi lavoro/famiglia. Saremo particolarmente attenti ai bisogni degli anziani, indubbiamente la fascia più delicata, quella che dovrà uscire per ultima dall’isolamento ma a cui comunque dovranno essere garantite occasioni di socialità. Le strutture per anziani saranno sicuramente attenzionate e analizzeremo i meccanismi che, probabilmente, all’interno delle RSA, non hanno funzionato bene durante l’emergenza e sono stati fonti di contagio. Ci siamo preparati per assicurare una vaccinazione più ampia possibile contro l’influenza classica e il pneumococco, in autunno, soprattutto per gli over 65. Acquisteremo un milione e mezzo di vaccini e daremo vita a campagne informative per sensibilizzare la popolazione. Stiamo studiando particolari incentivi a favore del personale sanitario, in prima linea in questa battaglia storica”.

Al termine della discussione generale, replica del Capogruppo Dem Stefano Fracasso: “Positivo, indubbiamente, il riconoscimento dell’indennità aggiuntiva al personale sanitario, assicurata anche oggi dall’Assessore Lanzarin; credo rappresenti un bel segnale che tutto il Consiglio regionale, mi auguro, darà al Veneto: era la nostra richiesta prioritaria. Ma ora mi aspetto che Salvini, a Roma, non chieda ‘un anno a tasse zero’, visti tutti i contributi che vengono richiesti al Governo nazionale: le risorse vanno reperite in qualche modo. E la Lega non può votare in Europa contro la copertura del debito attraverso l’emissione di obbligazioni: le manovre inevitabilmente saranno a debito. Crediamo poi che non sia sufficiente l’importo stanziato per aiutare le famiglie a coprire le rette delle case di riposo: va superato il meccanismo delle impegnative e assicurata liquidità alle strutture assistenziali, attraverso diversi meccanismi di budget. E passo alla questione riaperture: come farlo in sicurezza? Ci vuole un piano che preveda dispositivi di protezione, criteri precisi. Se si riaprisse già lunedì 27 aprile, come verranno organizzati i mezzi di trasporto pubblico per il viaggio dei pendolari? E come fare per conciliare lavoro e famiglia, essendo chiusi asili e scuole? Comunque, voteremo a favore del maxiemendamento in quanto, anche se stanzia risorse non sufficienti, va comunque incontro ai bisogni assistenziali dei cittadini”.

Replica finale del Relatore Alessandro Montagnoli (LN): “Ringrazio gli Assessori regionali che hanno dato risposte precise e complete alle domande rivolte loro in aula: noi siamo abituati a lavorare, siamo persone concrete, non amiamo parlare a vanvera. In un periodo di guerra, come quello che stiamo vivendo, servono risposte veloci. Il Governo ha dimostrato tutta la propria incapacità. Mi rammarico che, durante queste sedute del Consiglio, rispetto al lavoro collaborativo che era stato portato avanti in commissione, abbiamo invece assistito a sterili polemiche politiche”.

In dichiarazione di voto, plaude all’operato del Governatore Luca Zaia la consigliera Silvia Rizzotto (ZP): “Sono orgogliosa del nostro Presidente, eletto per rappresentare i veneti e che, in questi due mesi, ha sempre dato risposte chiare e serie ai cittadini. E tutti gli Assessori regionali si sono presentati correttamente nelle diverse commissioni per riferire nelle materie di rispettiva competenza. Piaccia o meno alle Opposizioni, il Veneto è regione all’avanguardia e il suo Governatore riscuote, quasi ovunque, ampi consensi”.

Polemico invece il Dem Graziano Azzalin sulla “eccessiva esposizione mediatica del Presidente Zaia, assente invece, colpevolmente, in questi giorni in aula consiliare”.

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(Consiglio Veneto)

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