Economia – Scarabel (M5S): “Fase 2: Immettere bond veneti sul mercato è vera autonomia”

Economia – Scarabel (M5S): “Fase 2: Immettere bond veneti sul mercato è vera autonomia”

(Arv) Venezia, 24 apr. 2020 – “C’è un modo per finanziare l’uscita del Veneto dall’emergenza Covid-19, rimanendo coerenti con le istanze di autonomia: immettere sui mercati finanziari “bond veneti”, cioè titoli garantiti dall’economia della nostra Regione, acquistabili da investitori italiani ma, perché no  anche stranieri. Nulla di ‘marziano’, altre regioni lo stanno già progettando e non si vede perché la nostra, che può vantare una grande caratura di piccole medie imprese, comprese quelle industriali e concorrenziali a livello europeo, non possa fare altrettanto”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Simone Scarabel, che aggiunge: “Non serve andare a Roma col cappello in mano, il Veneto stesso può attrarre il mercato finanziario. Immettere i “bond veneti”, aiuterebbe la ripresa e sarebbe una dimostrazione di fatto, di una vera autonomia”.

 “Noi del Movimento 5 Stelle – sottolinea il consigliere – abbiamo proposto e avanzata l’idea in Consiglio regionale Veneto, tuttavia la risposta non è stata quella prevista, in un incomprensibile diniego”. “L’unico dato che ci è stato opposto ha riguardato i costi di strutturazione e collocamento dei titoli: 45 milioni per ogni miliardo in titoli collocati. Stiamo scherzando? Sarebbe questo l’ostacolo? Già la proporzione rende chiaro che si tratta di un misero pretesto, ma se poi andiamo a considerare altri esborsi, di soldi dei cittadini veneti, sostenuti di recente dalla Regione come  – ricorda Scarabel – i 300 milioni iniettati nei lavori per la Strada Pedemontana, è chiaro che dietro c’è dell’altro. Il ragionamento è molto semplice. Il Veneto è una delle regioni pilota in tutta Europa e sicuramente costituirebbe un’attrattiva sui mercati finanziari, ancor più, unendosi ad altre regioni vicine e simili per economica come Lombardia ed Emilia Romagna”.  “Da ciò, né risulterebbero rendite finanziarie nell’ordine di miliardi di euro, altro che 45 milioni! Ma allora, perché non si vuol considerare questa soluzione e si preferisce invece continuare a chiedere al Governo di fare quello che non si vuole fare da noi? Forse la risposta è nella domanda stessa: conservare un’arma/strumento di propaganda politica”. “Lo si dica chiaramente: per perseguire le logiche di parte, si è disposti a lasciare sul lastrico i veneti, andando a raccontare la storiella che è colpa del Governo brutto e cattivo. Speriamo che le categorie economiche siano attente a non essere derise”, conclude Simone Scarabel.
 

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(Consiglio Veneto)

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