Emergenza coronavirus e giustizia – Semenzato (LN): «Detenuti scarcerati dal governo e controllati tramite braccialetti elettronici: chi ha deciso questa misura folle sarà responsabile di eventuali crimini compiuti»

Venezia, 22 aprile 2020 – «Dopo quaranta giorni di lockdown totale, e nella massima incertezza di cosa potranno fare cittadini, imprenditori, partite iva, artigiani, negozianti, agricoltori, il governo apre le porte delle celle ai detenuti, con il rischio che vengano fatti uscire anche quelli più pericolosi tra cui alcuni mafiosi, a discrezione del giudice. Come annunciato ieri dai ministri Lamorgese, De Micheli e Spadafora durante il question time al Senato, saranno tenuti sotto controllo da braccialetti elettronici. Davvero pensano che questa misura possa essere sufficiente?». A dirlo è il consigliere regionale della Lega Alberto Semenzato.

«Noi cittadini non ci sentiamo affatto garantiti da queste misure – continua Semenzato – perché in questo modo i criminali potranno agire indisturbati, e anzi saranno ancora più comodi, da casa loro. Non c’è garanzia alcuna sul fatto che non si comporteranno come nel loro costume. Sia chiaro che chi intraprende questa scarcerazione deve rendersi responsabile penalmente di ogni eventuale e futuro atto delinquenziale di questi soggetti, visto che sarebbe stato fattibile evitarne la scarcerazione. Chi è rinchiuso in una cella ha sicuramente meno possibilità di essere infettato di un dipendente che lavora in un supermercato. Avevano già toccato il fondo, ora stanno scavando».

(Lega Nord)

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