Acqua alta, firmati dieci decreti per interventi di recupero a Venezia e nelle Isole

Il commissario delegato all’emergenza Acqua alta, Luigi Brugnaro, ha firmato ieri, martedì 5 maggio, 10 decreti con i quali sono stati approvati i progetti di opere pubbliche finanziati con il primo e il secondo stralcio del piano emergenziale. Nello specifico si tratta di interventi finanziati con 5.432.519 euro che vedono, come soggetti attuatori, il Comune di Venezia per 8 progetti dall’ammontare complessivo di 1.272.319 euro e la società Insula spa con i restanti due progetti per un valore di 4.160.200 euro.

Il primo e il secondo decreto riguardano il ripristino dei danni dall’acqua alta per le sedi scolastiche, per un totale di oltre 400mila euro. In particolare il primo, dal valore di 181.490 euro, riguarda il ripristino delle murature e contropareti danneggiate, la sostituzione o la riparazione di serramenti interni (anche porte REI) ed esterni, il recupero e il rifacimento di pavimentazioni ammalorate, il risanamento e la dipintura delle aule danneggiate, pulizia e consolidamento di elementi lapidei (quali soglie, gradini, basamenti murari, porzioni inferiori ammalorate di lesene e colonne), oltre che una serie di piccoli interventi migliorativi volti alla prevenzione e al contenimento di danni da inondazione all’asilo nido comunale Glicine di Cannaregio, alla scuola primaria B. Canal di San Polo, alla scuola primaria Manzoni di Santa Croce, 1779 e alla scuola secondaria Sansovino in Palazzo Jagher a Cannaregio. Il secondo decreto, caratterizzato da interventi simili, riguarda la scuola dell’infanzia Tommaseo di Castello, la scuola secondaria di primo grado Morosini, sia la sede di Palazzo Priuli sia quella di palazzo Carminati a Santa Croce, e la scuola dell’infanzia Munari di Dorsoduro per un totale di 231.585 euro. Nell’ultimo caso però si sono verificate manifestazioni di degrado degli elementi lignei, esposti per un periodo di tempo relativamente lungo all’azione della salsedine.

Il terzo decreto e il quarto riguardano invece il ripristino dei danni dell’acqua alta per le sedi comunali, per un totale di quasi 300mila euro. Nello specifico, con il primo dei due si prevedono, per un valore di 165.140 euro, interventi a Ca’ Loredan e Ca’ Farsetti, alla sede ex Carive di campo Manin, al complesso Santa Maria Ausiliatrice, al Municipio di Burano, a Palazzo Cavalli, a Palazzo Da Mula a Murano, a Palazzo Zanchi e a Villa Groggia. Le lavorazioni previste prevedono la rimozione e il ripristino degli intonaci, delle pareti in cartongesso rovinate e dei battiscopa, le dipinture dei locali, alcuni interventi di modifica o sostituzione di porte e portoni e la verifica della tenuta con conseguente manutenzione o sostituzione delle paratie. Il secondo dei due decreti prevede invece, per un investimento di 121.924 euro, un intervento mirato a verificare la funzionalità di singole prese e interruttori, con eventuale loro riposizionamento a nuova quota di sicurezza, per garantire il funzionamento degli impianti anche in nuove condizioni di allagamento dei locali. Le opere saranno eseguite ai piani terra degli edifici di proprietà comunale: Ca’ Farsetti – Ca’ Loredan, sede ex Carive, Complesso Santa Maria Ausiliatrice, Municipio di Burano, Palazzo Cavalli, Palazzo Da Mula di Burano, Palazzo Valmarana, Palazzo Zanchi e Villa Groggia.

Il quinto decreto riguarda invece la sede della Protezione Civile di Santa Croce dove, per un totale di 488mila euro, si procederà con il ripristino delle superfici murarie, delle pavimentazioni interne, degli infissi, il consolidamento di alcune strutture, oltre che delle pavimentazioni e degli intonaci esterni. In particolare si procederà poi con la demolizione di una porzione del primo solaio: il ripetuto innalzamento e abbassamento del livello delle acque ha contribuito al cedimento della muratura portante e al conseguente cedimento del solaio. Sarà quidi realizzato un nuovo solaio con travi in legno e cappa in cemento armato. È prevista inoltre la manutenzione degli impianti e l’installazione di elettropompe per garantire un migliore deflusso delle acque.

Il sesto decreto riguarda l’intervento urgente di sostituzione e ripristino funzionale degli impianti di sicurezza e controllo condominiali al piano terra del Compendio Palazzo Reale San Marco. Un progetto da 14.640 euro che andrà a ripristinare il sistema di centralizzazione e supervisione (alimentatori, schede elettriche, schede di sistema, oltre che le workstation) collocati entrambi nella sala controllo al piano terra dell’edificio.

Il settimo decreto prevede il ripristino delle rampe a struttura metallica amovibile presenti sui ponti della fondamenta delle Zattere e in particolare sui ponti Longo, Calcina, Incurabili e Cà Balà. Una serie di interventi dal valore di 20.740 euro per consentire il riallineamento dei moduli, la verifica e il serraggio delle connessioni, il fissaggio a terra e l’integrazione e/o sostituzione degli elementi mancanti o danneggiati.

L’ottavo e ultimo decreto, tra quelli che vedono come soggetto attuatore il Comune di Venezia, riguarda l’ulteriore intervento di ripristino urgente degli elementi lapidei e in calcestruzzo del monumento alla Partigiana a Castello. Un lavoro da 48.800 euro che andrà a completare i lavori già avviati in fase d’urgenza relativi al recupero dei conci lapidei del monumento. Viene previsto inoltre il restauro del muretto in sasso lavato della base del marginamento.

I due decreti che vedono come soggetto attuatore Insula spa riguardano invece l’isola di Pellestrina: si tratta di due operazioni estremamente importanti per un territorio che è stato tra i più colpiti dalle acque alte eccezionali dello scorso novembre.

Il primo riguarda interventi di rialzo e impermeabilizzazione del muretto di separazione tra la banchina e l’abitato dell’isola. Un primo stralcio dei lavori, per un valore di 1.243.410,06 euro, riguarda il ripristino di un tratto di circa 1 chilometro del muro in mattoni (realizzato nei primi anni ‘90) a protezione dell’abitato dell’isola secondo il contesto strutturale e impiantistico del progetto originario. Si procederà con la rimozione dell’attuale impianto di pubblica illuminazione, la demolizione delle strutture esistenti, la costruzione di un nuovo muretto dello spessore 15 centimetri e impermeabilizzazione dello stesso sul lato laguna, la formazione di un nuovo paramento murario (sia interno che esterno) in mattoni pieni, l’idropulitura dei masselli della copertina in pietra d’Istria e la loro successiva posa, l’installazione dei nuovi pali dell’impianto di pubblica illuminazione nelle posizioni originarie con il recupero delle lampade. Tale intervento – viene spiegato – non sarà funzionale ai soli eventi eccezionali come quello del 2019, ma permetterà di salvaguardare abitazioni ed esercizi commerciali dal “fenomeno costante e ciclico delle alte maree che caratterizza tutte le isole della Laguna”.

L’ultimo decreto, infine, prevede un intervento da 2.916.789,94 euro che riguarderà gli impianti di sollevamento e sfioro di Pellestrina. “L’operazione mira a risolvere le criticità di natura impiantistica che si sono riscontrate dopo la mareggiata eccezionale dello scorso novembre”, si sottolinea. I lavori si caratterizzeranno per una diffusa pulizia e sgombero da materie solide delle reti e dei manufatti fognari stradali, per la sostituzione di valvole a chiusura pneumatica per impedire all’acqua di marea di confluire nel sistema fognario, per la ristrutturazione, l’ammodernamento o il totale rifacimento di impianti elettrici, quadri e sistema di automazione e telecontrollo delle stazioni di pompaggio e sollevamento realizzate a ridosso del litorale. Saranno inoltre manutentate, ristrutturate, ripristinate, fino a completa sostituzione e automazione, le numerose chiaviche sul versante laguna posizionate a presidio di scoli e fossati con la funzione di garantire il rapido deflusso delle acque piovane e limitare l’invasione di marea in superficie e di acque salmastre nel sottosuolo. In programma anche manutenzione, ristrutturazione e rimodernamento delle stazioni di sollevamento e sfioro.

“Grazie all’impegno e al lavoro di tante persone che, fin dalla terribile serata del 12 novembre scorso, hanno operato per constatare i danni causati dall’acqua alta siamo riusciti in brevissimo tempo a dare risposte concrete non solo a tanti privati e aziende, ma anche alla Città intera – commenta il commissario Luigi Brugnaro – Con due decreti firmati il 18 aprile e il 4 maggio abbiamo risarcito, dopo appena 95 giorni dalla presentazione della documentazione, già 564 soggetti per un totale di 2.279.417,86. Risorse che consentiranno loro di ripartire. Ora, con la firma di questi altri 10 decreti, andiamo ulteriormente a investire quasi 5,5 milioni di euro per andare ad intervenire in tanti importanti lavori per la salvaguardia della Città e delle sue Isole. Un sincero ringraziamento va alla Protezione civile e al suo Capo dipartimento Angelo Borrelli per aver garantito in tempi rapidissimi i fondi a Venezia e ai suoi cittadini”.

(Comune di Venezia)

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