CORONAVIRUS. COLDIRETTI, CANTINE APERTE IN VENETO. VENDITA DIRETTA PER 3.400 AZIENDE VITIVINICOLE. RIAPRIRE BAR, RISTORANTI E AGRITURISMI

CORONAVIRUS. COLDIRETTI, CANTINE APERTE IN VENETO. VENDITA DIRETTA PER 3.400 AZIENDE VITIVINICOLE. RIAPRIRE BAR, RISTORANTI E AGRITURISMI

CORONAVIRUS.  COLDIRETTI, CANTINE APERTE IN VENETO

Oltre alla consegna a domicilio ora è ammessa anche la vendita diretta per 3400 aziende vitivinicole

RIAPRIRE BAR, RISTORANTI E AGRITURISMI

7 maggio 2020 – E’ possibile rifornirsi direttamente dal produttore di vino preferito per acquistare bottiglie, cartoni e damigiane. E’ tempo di riscatto per 3400 aziende vitivinicole venete – annuncia Coldiretti – che dopo due mesi di stop forzato possono aprire le porte delle loro cantine anche ai clienti provenienti da altri comuni e zone rispetto a quella di produzione. Un periodo di sofferenza economica mitigato in parte dalla vendita on line e dalle consegne a domicilio con uno sforzo organizzativo non indifferente da parte dei produttori. Grazie alle recenti disposizioni regionali i cittadini potranno muoversi liberamente nel territorio reper l’acquisto di prodotti agroalimentari tra cui appunto il vino. Si tratta di salvare un patrimonio che ha portato il Veneto ad essere la quarta potenza mondiale, con quasi centomila ettari a vigneto e una produzione variegata tra doc, docg e tipicità autoctone pari a 10 milioni di ettolitri realizzati su base annua che valgono più di 2.2 miliardi di export pari ad un terzo di ciò che realizza l’Italia complessivamente.

Un primato messo a dura prova dal blocco del canale Horeca. Ripetuti a questo proposito gli appelli di Coldiretti per la riapertura di  ristoranti, mense, bar, gelaterie, pasticcerie agriturismi. La chiusura forzata  della ristorazione ha infatti provocato un effetto a valanga sull’agroalimentare veneto che realizza 5,7 miliardi di fatturato.

Coldiretti Veneto ricorda che la vendita diretta è uno degli sbocchi più importanti con una percentuale di vendite che raggiunge anche il 30% nelle aree più vocate al turismo. Una strategia di rilancio a due velocità, quella delle grandi aziende che grazie ad export e GDO, hanno limitato i danni, e quella delle tante medio piccole che ora con la possibilità di vendita a livello Regionale, hanno una possibilità in più per riprendere fiato e rendere visibile,  una terra generosa dove la vigna è espressione del territorio. La forte spinta all’indirizzo biologico e sostenibile per Prosecco e Pinot Grigio, insieme a varietà identitarie fanno della produzione veneta un vanto per il Made in Italy riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. A livello nazionale Coldiretti è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti ma serve anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni italiano finanziando un piano straordinario di comunicazione sul vino che rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non. Le risorse dovranno arrivare anche dall’Unione Europea con misura OCM promozione che dovrà consentire alle cantine di utilizzare i fondi anche per attività di informazione e promozione sul mercato interno e Europeo. Bisogna semplificare e rendere più flessibile la gestione di tutte le misure del Programma Nazionale di Sostegno finanziato con i fondi di settore Ue – OCM vino.

(Coldiretti Rovigo)

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