FASE 2. COLDIRETTI, CORRIDOI VERDI PER GLI STAGIONALI ANCHE IN ITALIA. IN VENETO ATTESI 70 MILA LAVORATORI

FASE 2. COLDIRETTI, CORRIDOI VERDI PER GLI STAGIONALI ANCHE IN ITALIA. IN VENETO ATTESI 70 MILA LAVORATORI

FASE 2. COLDIRETTI, CORRIDOI VERDI PER GLI STAGIONALI ANCHE IN ITALIA

IN VENETO ATTESI 70 MILA LAVORATORI

12 maggio 2020 – Come è successo per la Germania e l’Inghilterra, anche l’Italia attivi i corridoi verdi per gli stagionali in agricoltura.  Decine di migliaia di lavoratori rumeni sono potuti tornare a lavorare nelle campagne tedesche ed inglesi  grazie ad accordi tra i diversi Paesi che hanno sfruttato i corridoi verdi per la libera circolazione degli stagionali agricoli all’interno dell’Unione Europea: sono state cosi garantite le produzioni e le forniture alimentari alle famiglie durante l’emergenza coronavirus. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di una soluzione che consente con la quarantena attiva di garantire professionalità ed esperienza alle imprese agricole grazie al coinvolgimento temporaneo spesso delle medesime persone che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nella terra d’origine. Una soluzione che sta percorrendo anche la Francia e che rappresenta una via obbligata anche per l’Italia.  Solo in Veneto – ricorda Coldiretti – ogni anno sono circa 70mila i rumeni impegnati nelle fasi di raccolta frutta e verdura, manutenzione meccanica, cura degli animali e durante la vendemmia. “Va immediatamente aperto un canale di collaborazione con la Romania da dove viene circa 1/3 dei lavoratori stagionali impegnati in agricoltura che nel tempo hanno costruito rapporti fiduciari con le imprese” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che in questo momento di emergenza nazionale è però anche importante aprire il più possibile il mercato alle opportunità di lavoro per gli italiani che rischiano il duro impatto occupazionale della crisi economica da coronavirus. Per questo “a livello nazionale – conclude Prandini – è ora necessaria subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne”. Il problema della manodopera in agricoltura riguarda l’intera Unione Europa dove la Coldiretti stima la mancanza di quasi un milione di lavoratori agricoli stagionali per le campagne di raccolta nei principali Paesi agricoli, dalla Germania all’Inghilterra dalla Francia alla Spagna ma anche Austria, Danimarca, Finlandia e Norvegia che hanno richiesto ufficialmente al governo ucraino un corridoio aereo per i lavoratori agricoli.

(Coldiretti Rovigo)

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