FASE2. COLDIRETTI: AL VENETO VIRTUOSO SOLO BRICIOLE PER AIUTARE LE IMPRESE. SALVAGNO:”DOBBIAMO REAGIRE. RISORSE ALLE AZIENDE AGRICOLE E NON A CHI SPECULA”

FASE2. COLDIRETTI: AL VENETO VIRTUOSO SOLO BRICIOLE PER AIUTARE LE IMPRESE. SALVAGNO:”DOBBIAMO REAGIRE. RISORSE ALLE AZIENDE AGRICOLE E NON A CHI SPECULA”

FASE2. COLDIRETTI: AL VENETO VIRTUOSO SOLO BRICIOLE PER AIUTARE LE IMPRESE

SALVAGNO:”DOBBIAMO REAGIRE. RISORSE ALLE AZIENDE AGRICOLE E NON A CHI SPECULA”

15 maggio 2020 – “Il Veneto che ha speso bene e nei tempi  giusti le risorse comunitarie non può essere penalizzato dalla possibilità concessa dall’Europa alle regioni di destinare l’1% del bilancio del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) ad interventi a sostegno delle imprese colpite dalla crisi da Covid19”. E’ il commento espresso oggi da Daniele Salvagno Presidente di Coldiretti Veneto presente al  Tavolo Verde convocato dall’Assessore all’agricoltura Giuseppe Pan. “Si tratta di un importo di 11milioni di euro una cifra del tutto insufficiente che a mala pena ricopre il 3% dei danni subiti dal settore nei mesi dell’emergenza sanitaria”.

“E’ indispensabile – continua Salvagno – che queste poche risorse vadano alle aziende agricole, comprendendo agriturismi, fattorie didattiche e sociali escludendo le imprese dell’agroalimentare che importano prodotti dall’estero e che hanno ridotto i prezzi pagati ai produttori per latte, radicchio, carne di coniglio, vitelli e suini, etc..”

“Occorre quindi – insiste Salvagno – un intervento forte nei confronti del Parlamento affinchè nel DL Rilancio, sulla suddivisione della disponibilità economica,  si tenga conto della situazione di regioni virtuose come il Veneto mettendo a disposizione ulteriori risorse attraverso una ripartizione rispettosa delle performance dei territori regionali”.

Stante questa situazione Salvagno ha rivolto l’appello alla Regione del Veneto affinchè ci siano disponibilità economiche straordinarie per sostenere l’effettiva ripresa delle attività agricole. “Le aziende hanno bisogno di liquidità per entrare nella fase2 – ha concluso Salvagno – invece i tempi biblici delle procedure burocratiche e le prassi amministrative europee non coincidono: il rischio è di avere i contributi per Natale o per fine anno”.

(Coldiretti Treviso)

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