Ambiente – Baldin (M5S): “Inceneritore Fusina Inversione a U della Regione: effetto della gente in piazza? Sul caso ammessa la petizione al Parlamento Europeo”

Ambiente – Baldin (M5S): “Inceneritore Fusina Inversione a U della Regione: effetto della gente in piazza? Sul caso ammessa la petizione al Parlamento Europeo”

(Arv) Venezia 12 giu. 2020 – “Sulla strada per Fusina la Regione sta facendo inversione a U, con un gran stridore di gomme. Hanno cominciato a leggere i dati senza preconcetti o l’approssimarsi della campagna elettorale ha spinto qualcuno a propositi più miti”? Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, sulla richiesta di incontro che l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin ha inoltrato al ministro Costa, riguardo al progetto di ampliamento dell’inceneritore di Fusina. “Dopo che la maggioranza in Regione ha votato compatta contro la mia mozione che chiedeva di approfondire i dubbi sul progetto, dopo che hanno snobbato per mesi gli incontri sul territorio e la voce dei comitati adesso, all’improvviso, chiedono di vedere il ministro. Perché? – chiede l’esponente pentastellata – Non saranno state le 600 persone presenti alla manifestazione di Marghera della settimana scorsa, la bella piazza di Mogliano dell’altro giorno o le assemblee pubbliche previste nei prossimi giorni, a far cambiare idea alla Regione? Le campagne elettorali – attacca Baldin – fanno evidentemente miracoli e mettono un po’ di paura. Spero capiscano che il business di Fusina che va contro il futuro del mondo. La stessa Unione Europea, nel Recovery Plan, punta sulla transizione verso un’economia sostenibile, legata al green deal, tutelando il territorio e il patrimonio paesaggistico e culturale. L’esatto opposto all’idea dell’ampliamento, che marchia Venezia e la laguna con un timbro di arretratezza e inquinamento». «A questo proposito — conclude Baldin – annuncio che mi è arrivata, dal board dell’Unione Europea, la lettera ufficiale che comunica l’ammissione della mia petizione sull’inceneritore al Parlamento Europeo, che ho presentato a metà aprile d’intesa con Eleonora Evi, europarlamentare M5S in commissione Ambiente. Attendiamo che la richiesta prosegua il suo iter e possa approdare quanto prima alla discussione in aula».

 

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(Consiglio Veneto)

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