Criminalità organizzata – Zanoni (PD): “Arresto per ‘Ndrangheta a Treviso, crisi economica occasione per la criminalità organizzata: politica e sistema bancario non lascino sole persone e aziende in difficoltà”

Criminalità organizzata – Zanoni (PD): “Arresto per ‘Ndrangheta a Treviso, crisi economica occasione per la criminalità organizzata: politica e sistema bancario non lascino sole persone e aziende in difficoltà”

(Arv) Venezia, 10 giu. 2020 – “Dopo la maxioperazione a Verona della scorsa settimana, un’altra indagine che evidenzia il radicamento della criminalità organizzata nel Nord Italia e in Veneto considerato che sono stati arrestati anche un trevigiano e un padovano”. A sottolinearlo è il consigliere regionale Andrea Zanoni del Partito Democratico che commenta il blitz della Direzione distrettuale antimafia di Trento, che ha portato a sgominare un clan con base in Alto Adige, con venti persone finite in manette. Tra questi anche un 32enne trevigiano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

 “Rischiamo di farci l’abitudine – sottolinea amaramente l’esponente del PD – poiché questi episodi sono sempre più frequenti. Con la crisi economica le occasioni di infiltrazioni criminali nel tessuto economico e sociale si moltiplicano: imprese e cittadini alle prese con problemi di liquidità possono essere ‘tentati’ da scorciatoie per ottenere denaro in maniera più semplice. Per questo credo sia necessaria un’assunzione di responsabilità da parte del sistema bancario per agevolare l’accesso al credito a chi si trova in difficoltà a causa dell’emergenza da Covid­19”.

 “Dal punto di vista politico, è necessario alzare ulteriormente la guardia – avverte il consigliere – per troppo tempo si è creduto che il Veneto fosse un’isola felice, e troppe volte ci siamo scontrati con la realtà. L’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e criminalità di stampo mafioso, e la promozione della trasparenza, è nato solo nel 2017, con ben cinque anni di ritardo dalla legge istitutiva, la n. 48 del 2012 ‘Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile’.  Ne sono passati altri tre, tra dimissioni e surroghe di membri, e  non ha ancora finito la sua relazione. Evidentemente, c’è qualcosa che non va, la legge non è stata applicata bene oppure ha delle carenze: vanno fatte delle serie riflessioni per modificarla e renderla davvero efficace”, conclude Andrea Zanoni.

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(Consiglio Veneto)

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