FASE3. VACANZE SICURE NEGLI AGRITURISMI VENETI. COLDIRETTI: “SPORT, RELAX E TRADIZIONI, STANOTTE I RITI DI SAN GIOVANNI”

FASE3. VACANZE SICURE NEGLI AGRITURISMI VENETI. COLDIRETTI: “SPORT, RELAX E TRADIZIONI, STANOTTE I RITI DI SAN GIOVANNI”

FASE 3. VACANZE SICURE IN AGRITURISMO, COLDIRETTI, SOLO 0,07% CONTAGI IN CAMPAGNA

SCARAMUZZA (TERRANOSTRA): “SPORT, RELAX E TRADIZIONI COME I RITI DELLA NOTTE MAGICA DI SAN GIOVANNI”

 

23 giugno 2020 – Vacanze sicure in agriturismo con un offerta turistica che abbraccia tutte le passioni. Dallo sport all’aria aperta all’avventura fino ai piaceri della tavola, nelle aziende agrituristiche si concentrano le mille e più opportunità di trascorrere le ferie in piena sicurezza. Lo confermano anche i dati – spiega Coldiretti –  appena lo 0,07% delle 49021 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail tra fine febbraio e 15 giugno in Italia riguarda l’agricoltura dove nelle 730mila aziende non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione. Le oltre mille realtà venete – continua Coldiretti –  offrono alloggio, ristorazione e ampi spazi per attività ricreative. Gli ospiti sono al sicuro secondo protocolli sanitari e vademecum ad hoc per meglio godere di un periodo di relax da trascorrere facendo magari meditazione, escursioni nei boschi, trekking tra reperti storici alla scoperta dell’arte minore custodita dagli agricoltori del posto. Non mancano le iniziative enogastronomiche come pic nic sui prati con il kit della malga, l’aperitivo in corte o la cena in vigna. “Conversare con gli operatori agrituristici – commenta Diego Scaramuzza presidente regionale di Terranostra – significa conoscere riti e tradizioni della civiltà contadina. Ad esempio nella notte dedicata a San Giovanni, in molte delle fattorie della rete di Campagna Amica si rispetterà il rito della preparazione del nocino, liquore ricavato dal mallo di noce: i frutti devono essere raccolti bagnati dalla rugiada e solo in questo momento particolare dove gli olii essenziali sono vigorosi. Tra il 23 e 24 giugno si prepara l’acqua depurativa con una misticanza di fiori ed erbe spontanee, un elisir dal potere benefico e curativo con cui lavarsi mani e viso la mattina seguente. Suggestivi i falò propiziatori per invocare la buona stagione e proteggere le colture”. Uno scrigno di saperi che abbinati alla bellezza del paesaggio esaltano il ruolo strategico degli imprenditori agricoli nei confronti della conservazione e tutela del territorio. Presenza strategica che in alta montagna si evidenzia maggiormente. Nella provincia di Belluno, ad esempio,le aziende agricole incarnano tutte le difficoltà legate alla particolarità delle aree marginali che gli operatori agricoli hanno, però,  saputo svilupparle e farne dei punti di forza. Matteo Monestier titolare dell’agriturismo La Busca di Gosaldo piccolo borgo di appena 625 abitanti è il punto di riferimento per turisti ed esperti gourmet. Cuoco contadino diplomato all’Accademia di Campagna Amica, Matteo continua la tradizione di famiglia assicurando il presidio del territorio fragile dove la sua piccola baita è incastonata. Un vero e proprio pellegrinaggio a piedi caratterizza i pochi chilometri dal parcheggio per raggiungere La Faverghera, un rifugio sul Nevegal gestito dal giovane Marco Vuerich allevatore di pecore professionista di spuntini e piatti a kmzero. Coccole, benessere con il fieno e agricosmesi nella Piccola Baita di Falcade. L’agricampeggio di Cima Lan animato da Stefania Padovan ad Arsiè dispone di tende in legno per una vacanza sportiva a “mirar le stelle”. Nuova forma di turismo definita dagli addetti ai lavori “esperenziale” cattura l’interesse di un target di vacanzieri giovani che amano il contatto diretto con natura. Tra le Dolomiti c’è posto per le abitudini alimentari diverse,  a Cesio Maggiore nell’azienda “Campo di Cielo” il menù è assolutamente vegano.

(Coldiretti Rovigo)

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