Lavoro – Baldin (M5S): “In Veneto 5mila dimissioni di neo-mamme. Dati peggiorati, pessimo viatico per la crisi post Covid”

Lavoro – Baldin (M5S): “In Veneto 5mila dimissioni di neo-mamme. Dati peggiorati, pessimo viatico per la crisi post Covid”

(Arv) Venezia 25 giu. 2020 –   “Spulciando tra i dati sulle dimissioni delle neo-mamme, il Veneto non sembra affatto un’isola felice. I numeri sono in linea con quelli nazionali: da noi hanno lasciato il lavoro circa 5mila donne, con un leggero aumento rispetto all’anno precedente. Un viatico sconfortante, se pensiamo a quello che sta succedendo con la crisi causata dal Covid che, legata alle immense e non risolte problematiche della scuola, stanno mettendo tante mamme venete di fronte a una scelta senza uscita: lavoro o cura dei figli?”. Sono le affermazioni della Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin che interviene “Dopo la pubblicazione dei dati, riferiti al 2019, dell’Ispettorato del Lavoro che ogni anno aggiorna le informazioni sulle convalide di dimissioni e risoluzioni consensuali di madri e padri”. “Il problema, anche da noi, terra votata al lavoro come dogma – ribadisce la Consigliera M5S – è ancora sempre quello, ovvero la difficoltà di conciliare i tempi di vita con quelli del lavoro. Nel Report colpisce vedere che, tra le mamme che lasciano il posto, più di metà, il 53%, riconducano la motivazione alla difficoltà nel conciliare la professione con la cura del bambino, sia per ragioni legate all’azienda nel 18% dei casi, sia per i problemi legati alla gestione quotidiana dei figli: ben il 35% per assenza di parenti di supporto e costi elevati di asili nido o baby sitter”. “Quest’anno in Veneto le neo-mamme che si sono dimesse sono aumentate del 3,3%. Chissà a che cifra arriveremo dopo la crisi economica che ci sta flagellando. Dire che ci vogliono ammortizzatori ad hoc, asili, sovvenzioni e una diversa cultura aziendale, anche da imporre dall’alto, è banale, ma purtroppo ancora attuale. Per non perdere competitività, il Veneto deve rafforzare una serie di misure regionali che vadano a costituire un paracadute supplementare rispetto a quelle nazionali – conclude Baldin – sfida basilare per l’equità di genere, alla luce dei dati e annusando l’aria che tira, con la crisi che sbriciola i posti di lavoro e aumenta le difficoltà di gestione familiare. Finché i figli saranno solo ‘il problema’ delle mamme lavoratrici e non il patrimonio del futuro del paese, non faremo molta strada. Veneto ‘ex isola felice’ compreso”.

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(Consiglio Veneto)

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