Partecipate – Scarabel (M5S): “Progetto Agenzia regionale pagamenti: Zaia vuol creare un nuovo centro di potere ai suoi comandi. Le categorie produttive sono state coinvolte?”

Partecipate – Scarabel (M5S): “Progetto Agenzia regionale pagamenti: Zaia vuol creare un nuovo centro di potere ai suoi comandi. Le categorie produttive sono state coinvolte?”

(Arv) Venezia 3 giu. 2020 –    “Agli sgoccioli della legislatura si assiste a una strana corsa per creare un gigante dei pagamenti nella rete delle società regionali partecipate che dovrebbero gestire lo sviluppo del nostro Veneto”. Sono le parole del Consigliere regionale Simone Scarabel (Movimento 5 Stelle) che spiega: “Dopo aver dato proroghe su proroghe alla gestione dei fondi di rotazione di Veneto Sviluppo, ai limiti di legge, a poche settimane dal voto è arrivata una proposta di trasformare AVEPA, l’Agenzia VEneta per i Pagamenti in Agricoltura, in una ‘mega-agenzia’ per la gestione di tutti i pagamenti che esulano la sanità. E come? Secondo la giunta basta togliere la parola “agricoltura” da AVEPA è il gioco è fatto. Si vuole creare una sorta di “Azienda Zero”, per tutte le spese e i fondi che non riguardano la sanità”. “Nonostante avessimo già chiesto le audizioni in fase di presentazione del Progetto di legge – continua il Consigliere – oggi in Prima commissione si voleva votare un progetto che prevede di trasformare AVEPA, perdendo la vocazione agricola, in una non meglio specificata agenzia regionale per i pagamenti, ovvero un collettore e distributore di tutti i fondi destinati allo sviluppo economico, senza distinzione di settore. Perché voler costruire in fretta e furia questa nuova, enorme, potentissima cassaforte? La riposta ufficiale ha riguardato la necessità di adeguare la rete delle partecipate alle leggi nazionali che prevedono di eliminare le società “non in house”. Tutto chiaro? Mica tanto, perché contemporaneamente si procedeva alla proroga dell’esistenza di Veneto Sviluppo fino al prossimo 2022. E dal 1 gennaio 2022 cosa farà Veneto Sviluppo? Avrà ancora senso di esistere? Già la prospettiva che ci vogliano addirittura due anni per il passaggio di consegne appare purtroppo bizzarra, ma quel che desta sospetti più di ogni altra cosa è l’evidente progetto di privare le singole categorie produttive di strutture regionali a loro dedicate, per accentrare tutto in un enorme centro di potere finanziario e decisionale. Questa nuova agenzia finirebbe per raccogliere, gestire e distribuire tutti i fondi regionali, statali, europei della nostra regione, oltretutto mentre ci si prepara a ricevere dall’Europa i miliardi del recovery fund. In Commissione le opposizioni sono riuscite a prendere tempo, chiedendo che almeno prima vengano effettuate le necessarie audizioni, non siamo contrari a prescindere, ma almeno vogliamo avere abbastanza informazioni per sapere cosa si vuole fare delle competenze di Veneto Sviluppo”. “Restano due interrogativi forti e preoccupanti – conclude Scarabel – ossia, che disegno di potere c’è evidentemente dietro questo processo di accentramento delle risorse finanziarie, ma anche di esternalizzazione rispetto alle strutture interne alla Regione, visto che si tratterebbe pur sempre di una società partecipata, ma autonoma? E poi: qual è il senso dell’assordante silenzio delle categorie produttive, compresa proprio quell’agricoltura alla quale si sta togliendo un interlocutore istituzionale appositamente dedicato, innanzi alla creazione di questo calderone nel quale finirebbero indistintamente tutti i finanziamenti? Il sospetto è che anche questa manovra rientri nell’ormai ben noto stile di Zaia di creare pochi, ma potentissimi centri di interesse, sui quali poter esercitare il controllo politico senza alcun disturbo”.

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(Consiglio Veneto)

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