Piano dei trasporti – Zanoni e Pigozzo (PD): “Astensione PD in Commissione: lavoreremo per renderlo più incisivo, superando le buone intenzioni”

Piano dei trasporti – Zanoni e Pigozzo (PD): “Astensione PD in Commissione: lavoreremo per renderlo più incisivo, superando le buone intenzioni”

(Arv) Venezia 25 giu. 2020 –  “Sul Piano trasporti c’è stata un’attivazione vera nell’ultimo anno anche sulla base di nostre sollecitazioni, ma nel documento presentato oggi ci sono ancora delle storture da correggere. Dopo un’attesa trentennale non possiamo accontentarci delle buone intenzioni, va colmata questa carenza che pesa sui destini dei pendolari come possono testimoniare gli utenti ad esempio della Adria-Mestre, e della logistica, come ben sanno gli operatori del porto e degli interporti del Veneto”. Ad affermarlo Andrea Zanoni, Vicepresidente della Seconda commissione e Consigliere del Partito Democratico, insieme al collega, e Vicepresidente del Consiglio regionale, Bruno Pigozzo, al termine della seduta odierna, motivando l’astensione alla Pda 114 ‘Nuovo piano regionale dei trasporti’.

“Presenteremo una nutrita manovra emendativa per migliorare il testo quando approderà in aula, presumibilmente il 7 luglio. Su tutto – spiega Zanoni – spicca l’abbandono definitivo del Sistema ferroviario metropolitano regionale, l’Sfmr, più volte annunciato e mai partito. È la grande incompiuta, nonostante l’importanza per i cittadini del Veneto. Manca ancora il biglietto unico e siamo indietro sulla riconversione ecologica; sono pochi i mezzi di trasporto sostenibili, pressoché inesistenti quelli alimentati con fonti rinnovabili”.

“Di positivo – commenta Pigozzo – c’è l’opera di coinvolgimento dell’assessorato con presentazioni esterne a tutti i portatori di interesse e il recepimento di una serie di contributi e osservazioni. Ci siamo astenuti perché pensiamo che il Piano sia poco incisivo rispetto ad alcune questioni impellenti e irrinunciabili. Serve un trasporto pubblico che colmi i ritardi accumulati, dia risposte rapide e guardi al futuro, mettendo al centro la sostenibilità, con mezzi innovativi, biglietto unico e intermodalità, come avviene da tempo in altre parti d’Europa. Vogliamo correggere alcune incongruenze presenti nell’impostazione sia per quanto riguarda obiettivi, strategie e azioni concrete, sia per la mancata coerenza con il Ptrc. Sono nodi da sciogliere prima, per evitare che vadano poi a condizionare negativamente a valle tutti gli altri piani collegati, da quello sulla mobilità ciclabile al piano del Tpl, dal piano neve al piano triennale della viabilità”. 

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(Consiglio Veneto)

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