Seconda commissione: “Via libera al nuovo Piano Regionale dei Trasporti: per l’esame del Consiglio, Relatore sarà Calzavara, Correlatore Fracasso”

Seconda commissione: “Via libera al nuovo Piano Regionale dei Trasporti: per l’esame del Consiglio, Relatore sarà Calzavara, Correlatore Fracasso”

(Arv) Venezia 25 giu. 2020 – La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Francesco Calzavara (ZP), con Vicepresidente Andrea Zanoni (PD), ha licenziato a maggioranza il nuovo Piano Regionale dei Trasporti, che era stato precedentemente esaminato dai commissari durante le sedute telematiche, causa emergenza Coronavirus. La commissione aveva anche ospitato le audizioni con i soggetti portatori di interesse, raccogliendo indicazioni utili per migliorare e integrare il testo normativo. Per l’esame dell’aula consiliare, Relatore è stato nominato Calzavara, Correlatore Fracasso (PD).

In apertura dei lavori, il presidente Calzavara ha ricordato “il grande lavoro portato avanti dai commissari, non in presenza, in questi mesi difficili, caratterizzati dal lockdown, per comprendere e analizzare il Piano Regionale dei Trasporti Veneto 2030, che ha un valore di 20 miliardi di euro; un piano complesso e strutturato, che contiene al suo interno tre linee: 8 obiettivi, 8 strategie e una serie di interventi, i quali si articolano poi in invarianti e, successivamente, in azioni, di competenza della Giunta. Abbiamo ritenuto che la commissione, e successivamente il Consiglio, dovessero esprimersi in ordine ai grandi obiettivi e strategie da mettere in campo. Importante anche la ricognizione delle invarianti: progetti che vedono il Veneto oggetto di possibili futuri nuovi investimenti da parte di una pluralità di soggetti pubblici che vogliono realizzare opere importanti nel nostro territorio, come Ferrovie e Anas”. “Auspico che questo nuovo Piano regionale Trasporti possa essere approvato dal Consiglio Regionale entro fine Legislatura – ha concluso Calzavara – anche per comprendere bene come i diversi Piani di Settore, come appunto il nuovo PRT, adegueranno automaticamente le previsioni contenute nel Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, ora all’esame dell’Assemblea Legislativa: in questo modo, renderemo più semplice e attuale la programmazione regionale”. Il Vicepresidente Zanoni ha riconosciuto “l’importanza del PRT e il lavoro svolto per redigerlo. Bene gli investimenti per dotarci del biglietto unico. La vera grave mancanza resta non aver completato il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale”.

L’Assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti, ha spiegato come “il Piano Regionale dei Trasporti ha come fondamento normativo la L.R. n. 25 del 1998, che prevede la sua adozione da parte della Giunta regionale e l’approvazione successiva del Consiglio. Il Piano è sottoposto anche a VAS – Valutazione Ambientale Strategica. L’ultimo Piano risale al 1990 e quindi non rispecchia più la mobilità del Veneto di oggi. Servono nuovi indirizzi generali di gestione del territorio nel settore della mobilità. Il Piano è stato adottato dalla Giunta nel mese di settembre 2019 e ha ricevuto il contributo di un Gruppo di Lavoro Tecnico, affiancato da un Comitato Scientifico, composto di professori universitari. L’obiettivo perseguito è dare alla pianificazione regionale un carattere il più possibile dinamico, in grado di recepire lo sviluppo di nuove tecnologie: è un Piano- processo. Nel 2018 è partito il percorso di coinvolgimento dei portatori di interesse e dell’ascolto attento delle esigenze dei territori. Questo lavoro ha portato alla definizione di 37 azioni, alla luce di 110 osservazioni. Preciso che le invarianti rappresentano una fotografia della situazione attuale, di ciò che non viene più messo in discssione”. “Tre corridoi europei su cinque che interessano il territorio nazionale, attraversano il Veneto: due si incrociano a Verona, uno a Padova. Questo spiega bene l’importanza e la valenza strategica di questo nuovo Piano di settore – ha evidenziato De Berti – che ha un valore complessivo di oltre 20 miliardi di euro, di cui 13 già finanziati; investiremo nell’alta velocità, nel trasporto pubblico locale, nel biglietto unico elettronico, nella forte integrazione tra trasporto su gomma e su ferro, facendo anche tesoro delle esperienze maturate durante l’emergenza sanitaria dei mesi scorsi. Ringrazio la struttura regionale e la Seconda commissione consiliare per la disponibilità e il grande lavoro svolto per realizzare questo nuovo PRT che, ricordo, ha costi molto contenuti”.

Fra tre anni, verranno relazionati al Consiglio i risultati prodotti dalla strategia posta in essere, per studiare eventuali correttivi. Ricordiamo gli obiettivi perseguiti dal nuovo PRT: obiettivo 1 “Connettere il Veneto ai mercati nazionali e internazionali, per la crescita sostenibile dell’economia regionale”; obiettivo 2 “Potenziare la mobilità regionale, per un Veneto di cittadini equamente connessi”; obiettivo 3 “Promuovere la mobilità per il consolidamento e lo sviluppo del turismo in Veneto”; obiettivo 4 “Sviluppare un sistema di trasporti orientato alla tutela dell’ambiente e del territorio”; obiettivo 5 “Accrescere funzionalità e sicurezza delle infrastrutture e dei servizi di trasporto”; obiettivo 6 “Promuovere il Veneto come laboratorio per nuove tecnologie e paradigmi di mobilità”; obiettivo 7 “Efficentare la spesa pubblica per i trasporti e mobilitare capitali privati”; obiettivo 8 “Sviluppare una nuova governance integrata della mobilità regionale”.

 

 

 

 

 

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(Consiglio Veneto)

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