Sesta commissione – “Auditi i rappresentanti dei teatri regionali sulla crisi in atto: sostegno all’occupazione e massimo impegno per riaprire al pubblico in sicurezza”

Sesta commissione – “Auditi i rappresentanti dei teatri regionali sulla crisi in atto: sostegno all’occupazione e massimo impegno per riaprire al pubblico in sicurezza”

(Arv) Venezia 3 giu. 2020 –    La Sesta commissione consiliare permanente, presieduta da Alberto Villanova (ZP), con Vicepresidente Francesca Zottis (PD), si è riunita oggi a palazzo Ferro Fini e ha audito i rappresentanti del Teatro Stabile del Veneto, Teatro Comunale Città di Vicenza, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Comunale di Lonigo e di Adria, ArteVen, rappresentanze sindacali dello Spettacolo dal vivo: è stata approfondita la crisi attraversata dai teatri durante l’emergenza Coronavirus. Particolare attenzione è stata rivolta ai danni inferti all’economia e all’occupazione nel settore, nonché alle difficoltà legate alla ripresa delle normali attività teatrali. Sono state discusse le possibili linee guida per una futura programmazione e organizzazione dei cartelloni. È intervenuto l’Assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, che ha ricordato come “la Cultura è stato tra i settori più colpiti dall’emergenza sanitaria e dalle limitazioni della mobilità. Stiamo lavorando in sinergia con gli operatori del settore e con le rappresentanze sindacali per studiare diverse progettualità finalizzate a ridare ossigeno al settore teatrale. Con il Teatro Stabile del Veneto, il Teatro Comunale di Vicenza e ArteVen ci stiamo confrontando per dare vita a un Accordo di Programma che preveda lo svolgimento di molteplici attività diffuse sul territorio, finalizzate a riattivare il fondamentale rapporto con il pubblico e consentire alle maestranze di riprendere a lavorare”. “In sede di Conferenza Stato/Regioni – ha informato l’Assessore – abbiamo chiesto che i Protocolli operativi di sicurezza siano chiari, condivisi con gli operatori del settore e calibrati a seconda della tipologia delle diverse strutture. Vogliamo, in particolare, che venga superato il rigido vincolo delle 200 persone al chiuso e dei 1000 spettatori all’aperto: ad esempio, l’Arena di Verona potrebbe accogliere tranquillamente, in piena sicurezza, 2700/2800 spettatori. Speriamo che il Comitato Tecnico Scientifico, anche alla luce dell’andamento positivo della curva epidemiologica, possa accogliere le nostre richieste”. Il Presidente del Teatro Stabile del Veneto, Gianpiero Beltotto, ha ringraziato “il Consiglio e la Giunta regionale per l’attenzione accordata al settore” e ha appoggiato con convinzione “il progetto comune che è allo studio, in quanto le nostre debolezze, se messe assieme, possono diventare una grande forza. Siamo tutti impegnati per riaprire i nostri palcoscenici al pubblico entro il mese corrente”. Nel corso dell’audizione, è stato anche evidenziato l’importante lavoro svolto dalla Sesta commissione che ha portato all’approvazione, da parte dell’Assemblea Legislativa, della Legge che sostiene con adeguate risorse finanziarie i soggetti che operano nel settore della Cultura. A margine dei lavori, il Presidente Villanova ha ricordato: “E’ sempre stata accordata la massima attenzione al settore degli spettacoli dal vivo, così strategico nell’ambito della cultura regionale. Abbiamo cercato di tutelare e promuovere anche le realtà più piccole, e ciò è testimoniato dalle visite compiute nei territori: ricordo solo quella al Teatro Comunale di Vicenza. Oggi abbiamo appreso, con grande soddisfazione, dell’esistenza di un accordo in fieri con il Teatro Stabile del Veneto, il Teatro Comunale di Vicenza e ArteVen: come commissione ci rendiamo assolutamente disponibili per portare avanti una proficua collaborazione atta a favorire la ripresa del settore teatrale; ci faremo parte attiva per lo stanziamento dei fondi necessari”. La Vicepresidente Zottis ha evidenziato l’importanza di “fare rete tra i teatri regionali e di non disperdere, ma di mettere a frutto, gli importanti spunti che ci sono stati offerti oggi, e che vanno tradotti in calibrate linee guida da trasmettere a Giunta e Consiglio”. È stato votato all’unanimità il parere sulla PAGR n. 538 “Approvazione della relazione conclusiva delle attività svolte nell’anno 2019 dall’Ente strumentale Veneto Lavoro”, relazione presentata dal Direttore dell’Ente, il dott. Tiziano Barone. Nel Report, è stata ricordata la mission dell’Ente strumentale: l’infrastruttura del funzionamento del mercato del lavoro, compresa l’infrastruttura informativa, quella organizzativa, legata ai Centri per l’Impiego in collegamento con gli operatori privati, e l’infrastruttura conoscitiva, con la produzione di documenti e analisi. Tra gli obiettivi perseguiti nel 2019: l’avvio del piano di rafforzamento dei sistemi afferenti ai servizi pubblici in materia di lavoro; lo sviluppo dei servizi digitali, con particolare riferimento al portale ‘cliclavoro veneto’, il rafforzamento dei Centri per l’Impiego e delle funzioni amministrative dell’Ente. Sono stati svolti una serie di eventi nell’ambito di ‘Incontra Lavoro’, un progetto finalizzato a favorire l’incontro tra domanda e offerta. Da ricordare, inoltre, le giornate ‘Veneto Welfare Day’, per sensibilizzare e informare sulle principali tematiche legate al Welfare: previdenziale, sanitario, bilaterale e territoriale, con il coinvolgimento di diversi soggetti attivi su tutto il territorio regionale. Sono stati avviati specifici percorsi di formazione, anche in auto apprendimento. Circa 22 mila persone sono state avviate all’assegno per il lavoro, dedicato a disoccupati over 30, mentre 14 mila sono stati i giovani under 30 senza lavoro che hanno beneficiato del progetto Garanzia Giovani. È proseguita anche nel 2019 l’attività svolta dai diversi Osservatori regionali: Immigrazione, anti discriminazione e Veneti nel Mondo. Il dott. Barone ha ricordato, in conclusione del suo intervento: “Il 2020 era iniziato sotto i migliori auspici per quanto riguarda il problema della disoccupazione, con un numero di persone senza lavoro decisamente contenuto rispetto alla media accusata negli anni precedenti: 131 mila i disoccupati a inizio anno”.  È stata illustrata la Proposta di Legge n. 509 della Giunta regionale che modifica la L.R. n. 16 del 3 agosto 2001 “Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili in attuazione della Legge 12 marzo 1999, n. 68, e istituzione del Servizio di integrazione lavorativa presso le Aziende ULSS”, per la promozione dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Si tratta di un adeguamento del quadro normativo della Legge regionale sulla disabilità, dovuto al mutato assetto delle competenze istituzionali in materia, con il trasferimento delle stesse in capo alle Regioni. Sono state modificate tutte le norme che citavano l’ente Provincia come titolare delle funzioni relative al lavoro delle persone con disabilità. Particolare importanza riveste la norma che ha ridisegnato la composizione dell’organismo di gestione del Fondo per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, alimentato dal bilancio regionale.

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(Consiglio Veneto)

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