Trasporto pubblico locale – Baldin (M5S): “Maggiore attenzione per i bus extraurbani, a partire dalla zona sud, visto anche lo stop del treno Mestre-Adria”

Trasporto pubblico locale – Baldin (M5S): “Maggiore attenzione per i bus extraurbani, a partire dalla zona sud, visto anche lo stop del treno Mestre-Adria”

(Arv) Venezia 15 giu. 2020 –   “Risolvere il rebus del futuro trasporto pubblico locale nel veneziano non sarà facile, ma se vogliamo ridurre e non aggiungere le auto private dalle strade va fatto uno sforzo, soprattutto di programmazione, sulle tratte extraurbane: linee come quelle verso la Riviera del Brenta, Cavarzere e Piove di Sacco che, per Actv, sono parse essere l’ultima ruota del carro”. Lo afferma la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, che affronta il problema “della chiusura per lavori della linea ferroviaria Mestre-Adria per un mese, ad agosto, e dell’organizzazione futura del trasporto pubblico veneziano”. “E’ positivo, convengo, che il Direttore generale di Avm Giovanni Seno nell’ultima intervista rilasciata abbia concordato con molte delle nostre proposte sulla riorganizzazione del Tpl, come l’uso delle App digitali, ma il binomio ‘tanti turisti uguale a mezzi garantiti per i pendolari’ non è accettabile per gli abitanti dell’entroterra veneziano – spiega l’esponente Pentastellata – Nelle tratte extraurbane minori, i bus che trasportano i pendolari dai paesi della provincia devono comunque essere garantiti, in misura sufficiente alla richiesta dei nostri cittadini. Sia che l’abbondanza di turisti sui vaporetti renda ricca Actv, sia in un periodo di vacche magre come questo. Questo è lo scopo primario del contratto di servizio, anche se le 60mila persone trasportate nell’extraurbano sono meno appetibili delle 200mila che vengono garantite dalla navigazione dopata dal turismo di massa”.
“Su questo fronte, pongo all’attenzione il problema della chiusura della linea ferroviaria Mestre-Adria, per tutto il mese di agosto – conclude Erika Baldin – Auspico che questa interruzione non si trasformi in un calvario per i pendolari della zona, già danneggiati dalle troppe cancellazioni dei bus Actv. Spero che la Regione, azionista di ‘Sistemi Territoriali’, vigili sull’efficacia dei servizi sostitutivi approntati, e lo faccia con entrambi gli occhi aperti. Proprio venerdì scorso siamo intervenuti sulla situazione delle linee di bus che servono quella zona, senza corse la domenica e con un’offerta ridotta all’osso. Ora lo stop del treno provoca un ulteriore disagio per gli utenti. Invito le aziende del Tpl quantomeno a coordinarsi tra loro e a essere elastiche per eventuali riprogrammazioni o sovrapposizioni, al fine di non rendere l’estate di quei pendolari particolarmente complicata”.

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(Consiglio Veneto)

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