Coronavirus: i decreti del Governo

Pubblichiamo i provvedimenti emanati dal Governo in seguito all’emergenza sanitaria.

Il DPCM 7 agosto 2020, le cui disposizioni sono efficaci dal 9 agosto al 7 settembre 2020, prevede (principali provvedimenti):

  • obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi di accesso pubblico, quali uffici pubblici, negozi, centri commerciali, o all’aperto qualora non sia possibile mantenere continuativamente la distanza di sicurezza di 1 metro dalle altre persone; quindi, meglio avere sempre con sé la mascherina (esclusi bambini al di sotto dei 6 anni e disabili)
  • l’obbligo continua a valere anche al ristorante o nei bar quando ci si alza per andare alla cassa oppure al bagno, quando si entra nelle palestre prima di cominciare l’allenamento o nei cinema prima di entrare in sala e sedersi; l’uso della mascherina resta obbligatorio sui mezzi pubblici, e in macchina in presenza di non conviventi
  • divieto di uscire di casa per chi ha una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi
  • all’ingresso dei luoghi pubblici sarà ancora richiesta la presenza di erogatori di disinfettanti per le mani; la disinfezione frequente delle mani rimane fondamentale, ma l’uso dei guanti non è obbligatorio, né consigliato
  • è fatto obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro

Leggi il testo integrale del DPCM.
 


Il DPCM 14 luglio 2020, ha efficacia fino al 31 luglio 2020.  


Il DPCM 11 giugno 2020, ha efficacia fino al 14 luglio 2020. 


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto legge 19 maggio 2020 nr. 34 (cosiddetto Decreto Rilancio) 


Il DPCM del 17 maggio, ha efficacia fino al 14 giugno 2020.


Il Decreto Legge 16 maggio nr. 33 prevede (principali provvedimenti): 

  • le attivita’ economiche, produttive e sociali devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida. Vedi le linee di indirizzo della Regione Veneto
  • a decorrere dal 18 maggio, cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale
  • fino al 2 giugno sono vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute
  • fino al 2 giugno, sono vietati gli spostamenti da e per l’estero, con mezzi di trasporto pubblici e privati, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute
  • è vietato l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico
  • le riunioni si svolgono garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro
  • le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni contenenti le misure idonee a prevenire il rischio di contagio

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Le disposizioni del DPCM 26 aprile, si applicano dalla data del 4 maggio in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020 e sono efficaci fino al 17 maggio 2020.

Principali provvedimenti:

  • sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita’ ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti (sul sito del Governo, le FAQ che chiariscono il concetto di congiunti) purche’ venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie (il nuovo modulo per l’autodichiarazione)
  • è consentita l’attività motoria all’interno del territorio comunale. ATTENZIONE: lordinanza regionale in vigore fino al 17 maggio, permette l’attività motoria in tutto il territorio veneto
  • obbligatorio l’uso della mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico (quali mezzi di trasporto pubblico ed esercizi commerciali). ATTENZIONE: l’ordinanza regionale in vigore fino al 17 maggio, prevede l’utilizzo obbligatorio della mascherina, o altro strumento di copertura di naso e bocca, e di guanti, o di liquido igienizzante, in tutti i casi di uscita dalla proprietà privata
  • e’ vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati; il sindaco puo’ disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente disposizione
  • sono sospese le attivita’ commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attivita’ di vendita di generi alimentari e di prima necessita’ individuate nell’allegato 1
  • sono sospese le attivita’ dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio
  • sono sospese le attivita’ inerenti servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato 2
  • sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone
  • i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante
  • e’ fatto divieto assoluto di mobilita’ dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus

Il DPCM 10 aprile, proroga fino al 3 maggio 2020, tutte le restrizioni previste dai precedenti decreti, che cessano quindi la loro efficacia. Negli allegati del decreto, le attività che possono restare aperte a partire dal 14 aprile.


Il DPCM 1° aprile, proroga fino al 13 aprile 2020, tutte le restrizioni previste dai precedenti decreti e ordinanze.


L’ordinanza nr. 658 del 29 marzo 2020, stanzia 400 milioni di Euro in favore dei comuni italiani, da destinare a misure urgenti di solidarietà alimentare. Sulla base dei criteri di ripartizione stabiliti, al Comune di Verona spetta una somma pari a 1.362.299 Euro.

I criteri di ripartizione:

a) una quota pari all’80% del totale, è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune

b) una quota pari al restante 20%, è ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione

In allegato, il contributo spettante a ciascun comune


Il decreto legge 25 marzo, conferma tutte le restrizioni previste dal DPCM del 22 marzo, introducendo sanzioni più severe per i trasgressori dei divieti:

Decreto legge 25 marzo 2020, nr 19


Le disposizioni del Decreto del 22 marzo del Presidente del Consiglio dei Ministri, producono effetto dal 23 marzo e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

Prevedono nuove restrizioni per attività produttive e commerciali e per gli spostamenti delle persone fisiche da un comune all’altro. I provvedimenti sono validi su tutto il territorio nazionale. 

Leggi il testo integrale del decreto 22 marzo e scarica il nuovo modulo per gli spostamenti (del 26 marzo)

Aggiornamento: modifiche all’elenco delle aziende aperte

Viminale: si alla spesa in altro comune purché il negozio sia più vicino alla propria casa


Pubblicata anche l‘ordinanza adottata congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell’Interno che rimarrà efficace fino al 3 aprile, con cui è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

Leggi il testo integrale dell’ordinanza 22 marzo


Pubblicata anche l’ordinanza del ministro della Salute, che nei giorni festivi e prefestivi, nonche’ in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, vieta ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.

Leggi il testo integrale dell’ordinanza 20 marzo


Il DPCM 11 marzo 
Il DPCM 9 marzo
Il DPCM 8 marzo


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Informazioni e contatti

  • numero verde ULSS9 per i veronesi 800 936666 
  • numero verde regionale 800 462340 per informazioni su infezioni da Coronavirus
  • in caso di dubbi o sospetti chiama il 1500
  • in caso di sintomi non andare in ospedale ma chiama il 118

 

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(Comune di Verona)

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