Maltempo, danni consistenti alle colture nelle campagne vicine alla città

Coldiretti Verona questa mattina ha fatto il punto con i propri tecnici per una prima analisi della situazione dopo il violento nubifragio di ieri pomeriggio.

Il temporale è iniziato nella zona del Lago di Garda, colpendolo marginalmente, e si è spostato, aumentando la propria potenza, ad arco verso il centro città che ha subito i danni maggiori fino all’est veronese nelle zone vicino al comune di San Martino Buon Albergo.

Nelle campagne, il forte vento, pioggia incessante e grandine hanno causato danni alle strutture e alle coltivazioni agricole. Sono state colpiti i comuni a nord ovest come Bussolengo e Pescantina e i territori limitrofi al centro città fino ad arrivare nelle zone dell’est veronese.

Hanno subito danni importanti colture frutticole anche con abbattimento di impianti e, a macchia di leopardo, i vigneti alcuni dei quali con varietà precoci già in fase di vendemmia. Il maltempo ha colpito anche la Valpolicella in cui, da una prima stima, risulta colpito un areale di circa il 3% dei vigneti a denominazione.

I danni sono in via di quantificazione da parte dei tecnici di Coldiretti Verona che stanno visitando le zone maggiormente danneggiate.

Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.

I cambiamenti climatici hanno fatto esplodere il pericolo idrogeologico su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con il risultato che sono saliti a 7252 i comuni italiani, ovvero il 91,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.

Una situazione aggravata dal fatto che il territorio italiano è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con la perdita negli ultimi 25 anni di oltre ¼ (-28%) della superficie agricola utilizzabile in Italia ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari.


Nelle foto: danni a una stalla e a impianti di kiwi in zona Boscomantico.



(Coldiretti Verona)

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