Laudato Si’, un testo da conoscere per prenderci cura del Creato, la casa comune

Rispetto della natura e del Creato: serve prima di tutto un cambiamento di mentalità. Una conversione. Con un’attenzione alle cose concrete, quelle che tutti possono mettere in atto, come singoli e come comunità. E’ quanto emerso al primo incontro sull’enciclica Laudato Si’  svoltosi al Centro Chiavacci di Crespano del Grappa il 1° settembre, presente il vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi, proprio nella Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato.

Un percorso culturale e di approfondimento che si snoderà con altri sei incontri fino a novembre quello organizzato dall’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro assieme ad altre realtà del territorio che si occupano di cultura e ambiente.

“Purtroppo mi chiedo come mai i caratteri distruttivi dell’ambiente, aumentino invece di diminuire” ha sottolineato all’incontro Cesare Lasen, botanico, primo presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e componente del Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italiano. “Riaccendiamo la speranza, la collaborazione, un nuovo senso di responsabilità verso la nostra casa comune: la Madre Terra e i suoi poveri – ha aggiunto da parte sua don Paolo Magoga coordinatore della rassegna e direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del lavoro -. Tante voci e il doppio di mani per un pianeta malato, l’unico che abbiamo, e che possiamo salvare con nuovi stili di vita”.

Al centro dell’incontro anche il libro su Cinquanta voci sulla Laudato Si”. Nel volume, curato da don Michele Marcato direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I” – Veneto Orientale, sono stati raccolti, a commento del testo dell’enciclica di papa Francesco, vari contributi di personalità del mondo ecclesiale, della cultura, della scienza, delle istituzioni e dell’economia quasi tutti presenti all’incontro. Ad ognuno di loro il Vescovo ha consegnato copia del libro.

Tra le autorità erano presenti i presidenti delle Province di Treviso e Belluno, l’imprenditore Damaso Zanardo, il sindaco di Pieve del Grappa. Presente anche Francesco Chiavacci Lago, nipote di don Paolo Chiavacci e figlio del giornalista Giorgio Lago che con la famiglia ha sempre avuto una stretta collaborazione con don Chiavacci fin dalla nascita del Centro.

(Diocesi di Treviso)

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