Emergenza Emilia Romagna: gli aiuti raccolti attraverso Caritas tarvisina

Sale a 14 il bilancio dei morti per il maltempo in Emilia Romagna, mentre gli sfollati sono circa 15 mila. L’ondata di maltempo che ha colpito la Regione non sembra arrestarsi. Sono 23 i fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti, causando danni per miliardi di euro. Il Governo chiederà di attivare il Fondo di solidarietà europeo. Il Consiglio dei ministri dichiarerà lo stato di calamità. È prevista allerta rossa anche oggi nella Regione. Le previsioni annunciano altre piogge. Le condizioni dovrebbero migliorare solo lunedì.

La Presidenza della Cei ha espresso nei giorni scorsi “fraterna vicinanza alle popolazioni colpite dall’ondata di maltempo che sta flagellando l’Emilia-Romagna” e, assicurando “il ricordo nella preghiera per le vittime, i dispersi e tutte le famiglie coinvolte”, ha rinnovato “l’invito alle diocesi, alle parrocchie, agli istituti religiosi a pregare e a farsi prossimi agli abitanti dei territori provati dalle alluvioni e dalle esondazioni dei fiumi”. “Di fronte a questa nuova calamità capiamo con chiarezza come dobbiamo essere uniti nell’emergenza, come scegliere insieme di curare la nostra casa comune e ci impegniamo a fare quanto necessario per collaborare con i soccorsi e nel garantire accoglienza e solidarietà a chi si trova nel bisogno”, afferma la Presidenza con le parole dei Vescovi della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna.

Caritas Italiana segue con apprensione quanto sta accadendo in Emilia Romagna, devastata in questi giorni da forti nubifragi e allagamenti, dopo quelli già avvenuti ad inizio mese, ed esprime il suo cordoglio per le vittime e la sua vicinanza alle popolazioni colpite, in particolare a quanti sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni.

“Siamo in costante contatto con il Delegato regionale Caritas dell’Emilia Romagna e con i Direttori delle Caritas diocesane – dichiara don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana -, per avere un quadro aggiornato della situazione e individuare insieme le prime necessità a cui far fronte, in coordinamento anche con la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana e i Vescovi delle diocesi maggiormente coinvolte”.

“I Direttori delle Caritas diocesane dei territori più colpiti, come Cesena, Forlì, Faenza e Imola, riportano una situazione ancora caotica e in cui prevale ora l’esigenza di sgombro dell’acqua e di pulizia delle case sommerse dal fango – segnala il Delegato regionale, Mario Galasso –. Molte strutture diocesane, come empori e mense sono state colpite esse stesse dalle alluvioni, nonostante questo le varie Caritas diocesane e parrocchiali sono già attive nell’ospitare famiglie e nel supportarle sui bisogni più immediati (acqua potabili, coperte, ecc…) e su questi aspetti continueremo ad operare nei prossimi giorni”.

La nostra Caritas diocesana, in supporto a Caritas Italiana, raccoglie donazioni attraverso bonifico bancario (causale “Emergenza alluvione 2023”) tramite:

Iban: IT05 G 08399 12000 000000332325 (intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina)

Per avere la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali previste dalla legge è possibile fare la donazione al braccio operativo Fondazione Caritas Treviso:

Iban: IT55 H 08399 12000 000000318111 (intestato a Fondazione Caritas Treviso ente filantropico).

Per saperne di più ed essere aggiornati sulla situazione: Caritas tarvisina

Share on facebook

Facebook

Share on twitter

Twitter

Share on whatsapp

Whatsapp

Share on email

Email

Share on print

Print

(Diocesi di Treviso)

Please follow and like us