“Gustagrimani”: un momento di incontro per celebrare le diversità culturali della scuola e di Marghera

Questo pomeriggio, in piazza Mercato a Marghera si è svolta “Gustagrimani”, l’iniziativa con cui l’Istituto comprensivo “Grimani” celebra le diversità culturali e le relative tradizioni culinarie che caratterizzano l’istituto e la comunità in cui è inserito. L’iniziativa rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”. Per l’Amministrazione comunale sono intervenuti, tra gli altri, gli assessori comunali alle Politiche educative, Laura Besio, alla Promozione del Territorio, Paola Mar, alla Coesione sociale, Simone Venturini, il presidente della Municipalità di Marghera, Teodoro Marolo, la dirigente scolastica dell’Istituto “Grimani” Marisa Zanon.

“La scuola oggi – ha sottolineato l’assessore Besio – deve ‘essere’ quello che insegna, perché solo ciò che è stato ‘sentito’ sulla propria pelle, ‘mangiato’, ‘digerito’, provato, diventa parte di noi stessi e compreso fino in fondo, altrimenti rimane una lezione fine a se stessa. Per questo è fondamentale toccare con mano, sperimentare, assaggiare, stare insieme e questa tavola, ricca di piatti tutti diversi e di tanta convivialità, è il migliore esempio di incontro, dialogo e conoscenza. Quella di oggi non è solo la festa della scuola Grimani ma di tutta Marghera”.  

La festa in piazza ha avuto come protagonisti gli alunni e le famiglie dei cinque plessi dell’istituto, che conta più di 1200 alunni e 35 cittadinanze diverse. Gli studenti e le loro famiglie hanno portato piatti tipici e bevande dei loro Paesi d’origine e gli alunni hanno mostrato alla cittadinanza il risultato dei percorsi didattici ed educativi sull’interculturalità. Ad aprire l’appuntamento sono stati i ragazzi dell’orchestra della scuola secondaria di Primo grado “Einaudi”.

La prima edizione del “Gustagrimani” si è svolta nell’anno scolastico 2018-19 ed è presto divenuta un appuntamento sempre più importante per l’Istituto e la Municipalità. Il tema per l’anno scolastico in corso è “Le piante in viaggio”, argomento che si collega alla vocazione di Marghera come città giardino e al rinnovato orto scolastico della sede “Einaudi”. “Raccontare le piante – hanno spiegato le insegnanti – significa intrecciare la scienza con la storia e la cultura. La vita della pianta, dal seme al frutto, insegna la successione degli eventi e la ciclicità della natura, come anche l’importanza della biodiversità. Le piante hanno una bellissima storia di migrazione e di adattamento che ci dice molto del pianeta in cui viviamo. Le piante, pur avendo radici, nei secoli hanno fatto viaggi straordinari, da una parte all’altra del globo: una metafora che ben interpreta la realtà del nostro Istituto”. 

(Comune di Venezia)

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