Il Museo di Arte Orientale negli spazi dell’ex chiesa di San Gregorio: la Giunta approva la delibera

La Giunta comunale, nella sua ultima seduta, ha licenziato la delibera di Consiglio comunale relativa al restauro, adeguamento funzionale e allestimento del Museo d’Arte Orientale nell’ex Chiesa di San Gregorio a Venezia. Il complesso monumentale di San Gregorio, di proprietà del Demanio, si trova in prossimità della Basilica della Salute ed è attualmente inutilizzato. Edificio sacro nel IX secolo, fabbrica fino al 1872, magazzino nel 1874, laboratorio di restauro fino al 1997 e dal 2008 museo. L’ex Chiesa di San Gregorio ha conosciuto molte vite ed ora si preparare a vivere una nuova esperienza. “Andremo ad utilizzare questi spazi per ospitare la nuova sede del Museo d’Arte Orientale (attualmente allestito al terzo piano di Ca’ Pesaro), realizzando un nuovo organismo multipiano all’interno della chiesa (circa 800 mq di superficie di pavimento) da adibire a spazio espositivo e adattando gli interni della canonica per ospitare i servizi del museo – spiega l’assessore all’Urbanistica, Massimiliano De Martin – Questa è la dimostrazione che Venezia è una città che si è sempre adeguata ai tempi e anche l’ex chiesa nel tempo è passata da luogo di culto a luogo dove si fondeva l’oro, per poi diventare fabbrica e ora torna ad essere un luogo dove custodire arte. Quindi come Amministrazione andiamo a scrivere una nuova storia per questo edificio”. Gli interventi saranno volti al restauro, al risparmio energetico e all’abbattimento delle barriere architettoniche in tutto il complesso. L’investimento per il progetto definitivo è stimato in 8.050.000 euro (importo già previsto dal Ministero). Il progetto esecutivo, su cui stanno lavorando, si aggira attorno ai 10.000.000 euro. “Questo tipo di progetti mirano a rafforzare il ruolo di Venezia come città di cultura dove vale la pena investire nel lungo periodo – conclude De Martin – Il recupero dell’ex Chiesa di San Gregorio è un esempio di nuovo sviluppo culturale a cui ne seguiranno altri”.

(Comune di Venezia)

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