Venerdì 26 maggio alle ore 16 si svolge la tavola rotonda “Sviluppo e sostenibilità demografica” presso l’Aula Magna, Silos di Ponente, Polo Santa Marta.
Si intende organizzare una tavola rotonda per sensibilizzare le studentesse, gli studenti e il pubblico sulla necessità di ripensare il nostro modello di sviluppo, anche da un punto di vista della sua sostenibilità demografica.
In tutti i Paesi occidentali e non solo, tra gli anni ’60 e ’80 del secolo scorso è iniziato un importante e inesorabile calo della fecondità. Questo ha portato molti Paesi ad avere tassi di fecondità inferiori a due figli per donna, compromettendo la naturale sostituzione della popolazione.
I cambiamenti sociali avvenuti in quegli anni possono aiutare a individuare le cause di questo fenomeno.
L’emancipazione della donna negli studi e nel lavoro ha cambiato radicalmente la struttura familiare e sociale e ha sottratto energie alla pianificazione familiare.
Per una sostenibilità anche demografica delle società è necessaria una rivoluzione culturale che metta al centro la donna e la pianificazione familiare. Oltre che eventuali incentivi economici, cruciali saranno l’organizzazione e la flessibilità del lavoro, il welfare aziendale e la conciliazione delle tempistiche casa-lavoro.
Programma:
- Saluti istituzionali
- Situazione demografica a Verona e nel Veneto
Dott.ssa Elena Zenga, Ufficio Statistica, Comune di Verona
- Traietoria demografica italiana e internazionale
Prof. Marco Minozzo, Dipartimento di Scienze Economiche, Università di Verona
- Demografia e aspetti sociali e culturali
Prof. Sergio Cecchi, Dipartimento di Scienze Umane, Università di Verona
- Transizione demografica e fattori economici
Prof.ssa Tamara Fioroni, Dipartimento di Scienze Economiche, Università di Verona
Informazioni e contatti
Per maggiori informazioni consulta il sito ufficiale
Dove
- Polo Santa Marta, Aula Magna, Silos di Ponente, Via Cantarane 24, Verona
Quando
Venerdì 26 maggio 2023 dalle ore 16
Come
Ingresso libero gratuito
Organizzato da
Dipartimento di Scienze economiche, Università di Verona, Assessorato alla Statistica, Ufficio statistica, Comune di Verona e Associazione Pro 4 Women