Il sindaco Brugnaro apre le celebrazioni per San Michele, Santo patrono di Mestre e della Polizia

“La sicurezza – ha esordito il sindaco nel suo discorso di apertura – è un tema di stretta attualità. Esprimo grande soddisfazione per quanto fatto dalle forze dell’ordine le quali, con il loro lavoro, svolgono un’indispensabile funzione di controllo e prevenzione utile a tutta la cittadinanza. Per questo, da un lato rinnoviamo il nostro plauso e ringraziamento per quanto svolto a tutela della popolazione, ma dall’altro a Mestre e a Venezia non ci nascondiamo e vogliamo mettere in risalto anche le situazioni critiche che vanno a ledere la sicurezza dei cittadini e pertanto combatterle. Questo vale anche per il resto d’Italia. Purtroppo, mancano le norme di legge che consentano di trattenere tutte le persone che arrestiamo. C’è chi ha 15/20 denunce per quelli che sarebbero sì piccoli reati, ma sono anche grandi offese per la comunità. Il Ministero dell’Interno e le forze dell’ordine fanno il loro dovere, quello che la legge consente di fare, ma sta a noi, società civile e politica, chiedere di aggiornare le norme vigenti. Abbiamo combattuto contro l’occupazione, questa piazza è intestata ad Erminio Ferretto, un partigiano che si è battuto per la libertà, che abbiamo conquistato e va mantenuta con l’ordine e la sicurezza. Nessuno deve farsi autogiustizia. Tra le mie proposte, c’è quella di dare poteri penali al giudice di pace per i reati contro il decoro, dove il Comune si fa carico delle spese, senza che queste gravino sullo Stato e la Magistratura. È prioritario cambiare le leggi, per trattenere le persone violente, che delinquono e che superano i limiti della decenza. Non può più passare il concetto di impunibilità. Il tema è l’esecuzione certa della pena.
Invito tutta la cittadinanza ad avere pazienza, a non farsi giustizia da sola e a rivolgersi prontamente alle forze dell’ordine. San Michele era un arcangelo guerriero, noi non molleremo mai e mai diremo che non ci sono problemi. Stiamo migliorando, qualche piccolo intervento lo abbiamo fatto e sappiamo che non è sufficiente, ma qui a Mestre continueremo a dire sempre la verità. La gente deve comportarsi bene perchè il luogo pubblico è di tutti”.

(Comune di Venezia)

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