Mercoledì 6 settembre comincia il Festival della Politica, che verterà sul tema “globalizzazione dopo la globalizzazione”

Dal 6 al 10 settembre torna a Mestre il Festival della Politica, promosso dalla Fondazione Gianni Pellicani in partnership con la Fondazione di Venezia, M9 – Museo del ’900, Comune di Venezia e Camera di Commercio di Venezia e Rovigo. Il Festival, che rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”, è patrocinato da Regione Veneto e Città Metropolitana di Venezia e si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Il Festival della Politica giunge alla dodicesima edizione, confermandosi come appuntamento consolidato nel panorama dei festival culturali italiani. Attraverso gli anni, il Festival ha raccolto nelle piazze di Mestre più di 250mila cittadini e oltre 700 relatori. Quest’anno sono previsti 40 eventi con la presenza i 90 ospiti. A questo link il programma completo del Festival.

Dopo l’esperienza “al coperto” dell’edizione 2022, il Festival della Politica torna quest’anno nelle piazze di Mestre: Piazza Ferretto, la piazza civica della città, ospiterà gli eventi di maggior richiamo. Altri incontri si svolgeranno al Teatro Toniolo e in Piazzetta Malipiero. Il distretto di M9 – Museo del ’900  accoglierà eventi del Festival in Chiostro M9, Auditorium M9, Corte M9 e M9 Lab.

«Abbiamo scelto di parlare di “globalizzazione dopo la globalizzazione” – osserva Nicola Pellicani, direttore del Festival della Politica – per sottolineare come ci sia la necessità di decifrare i cambiamenti, leggere l’epoca che stiamo vivendo con nuove lenti. È sotto gli occhi la crisi di un paradigma della globalizzazione. Dopo la caduta del Muro di Berlino avevamo coltivato la narrazione di un “mondo unipolare”. Gli eventi degli ultimi anni – il cambiamento climatico, la pandemia, la guerra in Ucraina e le sue conseguenze globali, l’intensificarsi della competizione tra Stati Uniti e Cina – hanno smontato questa idea di mondo nuovo. Il Festival sarà l’occasione per discutere di questi temi che generano smarrimento e inquietudine. Offriremo il nostro contributo chiamando a discutere con noi alcuni tra i principali protagonisti della vita sociale e culturale italiana. Un nutrito parterre di esperti tra  analisti, pensatori, politologi, accademici per sviluppare il filo conduttore del Festival: la globalizzazione dopo la globalizzazione. Assieme proveremo ad immaginare il mondo e l’Italia che verranno».

Si comincia mercoledì 6 con una giornata di anteprima che prevede tre incontri al chiostro M9. Alle 17.30 Gianpaolo Scarante, Marta Ottaviani, Federico Fabbrini e Arcangelo Boldrinsi confrontano su “Democrazie versus Autocrazie: la sfida del mondo post global”. Alle 19 Marco Damilano dialoga con Paolo Gentiloni sul tema “L’Europa nel mondo globale”. Chiusura alle ore 21 con Donatella Di Cesare, Renzo Guolo e Marco Filoni sul tema “Perchè la guerra?”

(Comune di Venezia)

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