Al Camploy si raccontano donne di scienza e di musica

Tornerà in scena lunedì 13 novembre alle 20.45 al teatro Camploy, lo spettacolo “Voci riflesse”.

Nel mese dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza alle donne, l’associazione AVO – Associazione Volontari Oppeanesi, ha voluto organizzare questa serata dedicata al tema femminile: parole e musica ricorderanno le donne rivoluzionarie del Novecento del mondo della scienza e della musica.

Sarà un’occasione per raccogliere fondi a supporto delle attività per i più fragili che l’associazione conduce nel territorio: dai trasporti sociali alle attività per anziani, dalla raccolta e distribuzione di indumenti usati alla consegna di pacchi alimentari alle famiglie ingenti.

«Conoscere la storia è importante, abbiamo pensato fosse lo spettacolo ideale per mettere insieme i tanti temi che vorremmo far emergere nella serata: la sensibilizzazione verso le fragilità e in questo caso anche la prevenzione: parlarne può fare la differenza» spiega Michela volontaria dell’associazione.

A ideare e interpretare “Voci riflesse” è Paola Reani, che ne è anche la protagonista. «Il Novecento è stato un secolo che ha visto le donne spiccare in molti ambiti portando contributi fondamentali spesso finalizzati a migliorare il mondo, per loro non è stato affatto semplice – spiega l’artista, che prosegue – sia l’ambito scientifico che quello musicale si sono spesso rivelati ostili all’emancipazione, scordandosi di dar loro la visibilità che avrebbero meritato. Ho sentito fortemente il bisogno di raccontare queste donne in un’epoca di grande cambiamento, spero di poter essere il riflesso delle loro tante voci, da qui nesce il titolo». Lo spettacolo è infatti un lungo viaggio, costituito da tante tappe in Paesi differenti, tra generi e lingue disparate. Verranno ricordate donne ineguagliabili partendo da Miriam Makeba, passando a Joan Baez e molte altre, arrivando fino a Mina. «Al primo impatto possono sembrare artiste distanti tra loro – Spiega Reani – ma io trovo che ci sia qualcosa che le accomuna: la forza, la voglia di cambiamento, la spinta verso l’evoluzione».

Grande entusiasmo di pubblico per le due precedenti date. Uno spettacolo, questo, che vede Paola Reani uscire dalla sua comfort zone, quella legata al genere swing per cui è principalmente nota, per misurarsi con un’interpretazione che si distingue per l’eleganza e la maestria, affrontando temi importanti e attuali legati al mondo delle donne.
Accanto a lei sul palco tre punte di diamante del panorama jazzistico: alla fisarmonica Thomas Sinigaglia, diplomato in Musica Jazz, arrangiatore e compositore, incitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, svolge un’intensa attività concertistica in tutto il mondo affiancando grandi artisti come Patrizia Liquidara, Anna Maria Castelli, Maria Schneider, Mauro Ottolini e moltissimi altri; alla chitarra, curatore anche degli arrangiamenti, Gianni Tomazzoni, chitarrista veronese molto attivo, diplomato in Jazz vanta una lunga carriera concertistica come accompagnatore, endorser, solista, vantando numerose e importanti collaborazioni artistiche; infine al contrabbasso Mario Marcassa, proveniente da Badia Polesine, diplomato al Conservatorio di Rovigo ma molto attivo nel veronese, si è distinto per le sue numerose esperienze concertistiche e televisive accanto a grandi artisti.

La location particolarmente suggestiva farà da cornice alla formazione che proporrà una versione acustica dello spettacolo ideata specificamente per la serata che saprà senz’altro emozionare.

L’ingresso è fissato a 10 Euro, tutti i proventi andranno a sostegno delle attività sociali.
Per prenotare la poltrona contattare il numero: 388 4281130 tutti i giorni dalle 14.30 alle 18.30.

(CSV di Verona)

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