La riforma della PAC 2023-2027 introduce, tra l’altro, nei criteri di gestione obbligatori (CGO) della Condizionalità Rafforzata la tenuta del registro del fosforo per tutte le aziende che beneficiano degli aiuti PAC. Coldiretti ha sottolineato più volte come si tratti di un ulteriore carico di burocrazia per le imprese agricole.

Questo criterio, introdotto per controllare le fonti diffuse da inquinamento da fosfati, prevede che tutte le aziende che utilizzano i fertilizzanti commerciali minerali/inorganici, organo-minerali ed organici, contenenti fosforo, annotino gli interventi eseguiti su superfici agricole in conduzione, a qualsiasi titolo, in un registro di fertilizzazione.

Coldiretti, come detto, ha messo in evidenza come questo nuovo adempimento non faccia altro che aggravare il peso della burocrazia per le imprese agricole e introdurre una nuova voce di costo, costringendo, anche le aziende che non usano fosforo, alla tenuta di un documento cartaceo considerato inutile, che potrebbe essere sostituito con altre forme di controllo.

Intanto la Giunta Regionale del Veneto, con la delibera di “Applicazione delle disposizioni regionali per l’anno 2023 in materia di Condizionalità Rafforzata”, ha introdotto in Veneto già per l’annualità 2023 l’obbligo per tutte le aziende agricole di compilazione del registro del fosforo. Anche chi non utilizza fertilizzante commerciale con fosforo deve detenere in azienda la copia cartacea (vuota) del nuovo Registro.

Pertanto ti invitiamo quanto prima a passare in Ufficio Zona/Recapito Coldiretti per ritirare il Registro del Fosforo cartaceo RecP precompilato con i dati anagrafici ed aziendali. Ricordiamo che sono già iniziati i controlli sulla Condizionalità Rafforzata da parte di Avepa e che, tra i documenti da esibire, c’è anche il Registro del Fosforo cartaceo RECP con le annotazioni degli interventi di concimazione eseguiti in campo fino a quel momento.