“Non è più rinviabile la predisposizione di misure strutturali al fine di garantire il proseguimento” del servizio educativo offerto dalle scuole aderenti alla Fism, “senza oneri aggiuntivi per le famiglie, come avviene per le scuole statali”. Lo ha detto Giampiero Redaelli, presidente nazionale Fism (Federazione italiana scuola materne) che rappresenta novemila realtà educative, inaugurando oggi, mercoledì 17 gennaio 2024, al Senato, i lavori del convegno promosso dalla Federazione sul Terzo settore. Oggi, ha spiegato Redaelli, “le scuole dell’infanzia paritarie associate alla Fism che operano senza fini di lucro sono oltre 6mila e scolarizzano il 35% dei bambini dai 3 ai 6 anni”. In alcune regioni superano il 50%; in Veneto il 60%. Oltre 40mila lavoratori si occupano della loro educazione e cura; 400mila sono i bambini che “non avrebbero oggi questo indispensabile servizio educativo se non ci fossero queste nostre scuole, volute dalla popolazione, volute dalle comunità civili e religiose”. A sostegno di queste scuole e dei loro servizi – ha aggiunto -, “ci sono non meno di 30 – 40mila volontari che ‘curano’ il buon funzionamento delle strutture, e non solo”. “In questi ultimi 20 anni, prima ancora della legge 107/2015 e dello specifico Decreto 65/2017, operano aggregati a queste scuole 1.200 ‘sezioni primavera’, per bambini in età 2/3 anni, 1.100 ‘servizi educativi per la prima infanzia’ per bambini in età 0/3 anni. Di fatto e a tutti gli effetti – ha affermato il presidente Fism – sono poli per l’infanzia, che garantiscono una continuità educativa e didattica e contribuiscono in modo significativo alla realizzazione degli obiettivi di Lisbona”. Di qui l’auspicio che il “periodo di prova” cui sono state sottoposte queste scuole “possa ritenersi concluso definitivamente, forse dopo 200 anni abbiamo dimostrato di essere degni di fiducia, con il pieno riconoscimento del loro servizio pubblico educativo e sociale sancito dalla Legge 62/2000”.
Dopo i saluti istituzionali dei senatori Graziano Delrio e Antonio de Poli, e del presidente nazionale della FISM Giampiero Redaelli, moderati dal giornalista del “Sole 24 ore” Giovanni Parente, sono intervenuti il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano, l’avvocato cassazionista Gabriele Sepio. A seguire le relazioni sullo stato attuale della riforma affidate al responsabile nazionale FISM Terzo Settore Luca Iemmi e al responsabile FISM nazionale per le questioni giuridiche Stefano Giordano. L’incontro ha valutato i diversi aspetti di uno scenario ancora frammentato sul piano normativo nonché le opportunità offerte dal passaggio al Terzo Settore, ancora però in attesa di quadri normativi garanti di risposte certe riguardo la fiscalità, la gestione delle strutture e del personale, il rispetto di una mission portata avanti dalla FISM da decenni, aspettando la parità.
“Oggi la parità scolastica non passa solamente attraverso i contributi pubblici, seppur indispensabili, (un ringraziamento particolare al Governo che in questa Finanziaria ha stanziato 90 milioni per le nostre scuole), ma anche attraverso altre misure e proposte che favoriscono una piena integrazione nel sistema nazionale di educazione e istruzione: ad esempio i Pon, il Pnrr. E passa sicuramente anche attraverso l’appartenenza al Terzo settore” ha detto Redaelli. Infine l’annuncio che quest’anno Fism compie 50 anni: “Un traguardo importante ma, soprattutto un trampolino di lancio per proiettarci e proiettare le scuole dell’infanzia nel futuro”.
Foto tratta dal sito del sen. Antonio De Poli