Moby Dick alla prova, il capolavoro di O. Welles, al Teatro Toniolo

Dal 19 al 21 marzo sul palco del Teatro Toniolo arriverà il capolavoro di O. Welles diretto da Elio De Capitani, Moby Dick alla prova.

Moby Dick alla prova, scritto (oltre che, a suo tempo, diretto e interpretato) da Orson Welles, è lo spettacolo a cui Elio De Capitani ha lavorato nel corso dell’inverno del 2020/21 e che è giunto al debutto l’11 gennaio ‘22 all’Elfo Puccini di Milano, ottenendo un notevolissimo successo.

«Il testo di Welles, inedito in Italia, è un esperimento molteplice, sottolinea il regista. Blank verse shakespeariano, una sintesi estrema del romanzo, personaggi bellissimi, restituiti in modo magistrale e parti cantate. Noi abbiamo realizzato questo spettacolo ‘totale’, con in più la gioia di una sfida finale impossibile: l’apparizione del capodoglio. E con un semplice trucco teatrale siamo riusciti a crearla in scena».

La produzione di questo spettacolo di dimensioni corali vede associati il Teatro dell’Elfo e il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

In scena accanto a De Capitani (che interpreta Achab, padre Mapple, Lear e l’impresario teatrale) troviamo Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa. Il cast salda le eccellenze artistiche di tre generazioni di interpreti. La musica dal vivo di Mario Arcari e i canti diretti da Francesca Breschi (vibranti rielaborazioni degli sea shanties) riempiono intensamente la scena generando emozioni profonde, in uno spazio dominato da un fondale enorme, eppure leggero, cangiante e mutevole, capace di evocare l’immensità del mare e la presenza incombente del capodoglio.

Orson Welles portò al debutto il suo testo il 16 giugno 1955, al Duke of York’s Theatre di Londra. Lo mise in scena in un palco praticamente vuoto, scegliendo di non dare al pubblico né mare, né balene, né navi. Solo una compagnia di attori e sé stesso in quattro ruoli, Achab compreso. E vinse la sfida di portare in teatro l’oceanico romanzo di Melville gettando un ponte tra la tragedia di Re Lear e Moby Dick: l’ostinazione del re – che la vita, atroce maestra, infine redimerà – si rispecchia in quella irredimibile, fino all’ultimo istante, dell’oscuro e tormentato capitano del Pequod.

Splendidamente tradotto per l’Elfo dalla poetessa Cristina Viti, il copione di Welles restituisce con forza d’immagini la prosa del romanzo.

Una cartolina adesiva, distribuita in sala, accoglierà il pensiero scritto degli spettatori e sarà collocata sull’installazione Umanità contro.

L’installazione Umanità contro, del MUSE – Museo delle Scienze, accompagnerà lo spettacolo con le illustrazioni di Sara Filippi Plotegher, per una esperienza innovativa di interazione tra linguaggio del teatro, illustrazione e natura.

L’installazione sarà visitabile nei giorni di programmazione secondo i seguenti orari presso il foyer del Teatro Toniolo: dalle ore 15.00 alle ore 19.00 apertura al pubblico; dalle ore 19.00 alle ore 19.30 per i soli spettatori.

Informazioni,  www.culturavenezia.it

(Comune di Venezia)

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