SALGONO A OTTO GLI ARRESTI COMPIUTI IN SETTIMANA DALLA SQUADRA MOBILE. OLTRE 400 GRAMMI DI DROGA SEQUESTRATI. DIVIETI DI DIMORA NELLA PROVINCIA DI PADOVA ED ESPULSIONI PER STRANIERI IRREGOLARI.

Tre stranieri irregolari, due di presunta nazionalità egiziana ed un libico, ed un 29enne italiano sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Padova per spaccio. Per due dei tre stranieri l’autorità giudiziaria ha disposto il divieto di dimora in provincia ed è pure seguita l’espulsione con trattenimento nel centro per rimpatri di Gradisca d’Isonzo. Arresti che si sommano ai precedenti 4 effettuati sempre per droga appena qualche giorno fa, e cui  è seguito anche il sequestro di circa 400 grammi di droga, buona parte della quale rinvenuta al pusher italiano.

Quest’ultimo, incensurato ed abitante a Bronzola di Campodarsego (PD), è stato arrestato nella tarda serata di ieri all’uscita del casello di Padova. Gli agenti della Squadra Mobile avevano fiutato, grazie anche alle segnalazioni di alcuni avventori di bar di recente sottoposti a controllo e verifiche, del possibile coinvolgimento del giovane in un’attività di spaccio, da lui portata avanti durante i fine settimana proprio nei pressi di diversi bar presenti nell’alta Padovana. I poliziotti in borghese hanno organizzato un mirato servizio di osservazione e pedinamento, individuando il sospettato e soprattutto il mezzo a bordo del quale lo stesso era solito spostarsi. A tarda sera, lo hanno seguito fino a che il veicolo ha raggiunto il casello di Padova Ovest ed ha imboccato l’autostrada. Gli agenti hanno a quel punto preferito attendere il rientro del soggetto appostati nei pressi dell’uscita corrispondente al medesimo casello, ipotizzando infatti che il giovane potesse essersi recato da qualche parte per rifornirsi della droga da destinare al consueto spaccio del fine settimana. Così è stato. Al suo rientro, gli investigatori  lo hanno sottoposto  a controllo. Alle domande degli agenti il 29enne ha fornito spiegazioni incoerenti riguardo la sua presenza in zona, manifestando un crescente nervosismo. Nervosismo che ha portato gli stessi agenti a procedere pure con l’ispezione dei bagagli prima e ad una perquisizione dello stesso interessato. All’interno di una tasca di una borsa da pesca poggiata nel vano posteriore, i poliziotti hanno trovato tre involucri recanti la scritta “MILKA” ciascuno contenente oltre 50 grammi di Hashih, un quarto involucro recante la diversa scritta “HUESITOS’”, con ulteriori 50 e passa grammi della stessa sostanza, ed un ultimo involucro con un logo adesivo riportante la scritta “La Mousse +24”, per altri 100 grammi di Hashish. Sul pianale anteriore del mezzo qualche banconota stropicciata. Gli agenti hanno poi esteso la perquisizione anche nell’abitazione del giovane. Sopra una mensola del soggiorno hanno rinvenuto numerosi barattoli di vetro emananti un forte odore di droga e con all’interno altri adesivi di forma e dimensioni analoghe a quelli applicati ai panetti di hashish sequestrati. Per il giovane sono stati disposti gli arresti domiciliari in attesa della convalida del suo arresto.

Nel mirino dei poliziotti della Squadra Mobile sono finiti pure gli alloggi di Via Bernina ove sono temporaneamente ospitati alcuni stranieri in attesa di regolarizzazione. Da qualche giorno erano giunte agli agenti segnalazioni di persone estranee al contesto notate introdursi in quei, locali probabilmente per cedere stupefacente ai connazionali.  Nel pomeriggio i poliziotti hanno notato entrare ed uscire più volte dall’edificio un 24enne egiziano irregolare e con precedenti per stupefacente. Sottoposto a controllo, il giovane è stato trovato in possesso di quasi un etto hashish (90,50 gr.), della somma in contanti di 195 euro e di un coltello da cucina. Esteso il controllo anche all’interno degli alloggi, con l’ausilio di un’unità cinofila antidroga, perlustrando il perimetro interno del centro, son stati sequestrati pure altri 35 grammi di hashish. Convalidato l’arresto, il Giudice gli ha applicato la misura cautelare personale del divieto di dimora nella provincia di Padova.

Un altro intervento gli agenti della Squadra Mobile lo hanno operato in via Lippi, arrestando un 18enne dichiaratosi libico, anche lui irregolare e pregiudicato per stupefacenti (già da minorenne). Il giovane è stato visto confabulare con un 40enne italiano riparati nel sottoportico di un palazzo. Accortosi della presenza degli operatori, quando gli stessi stavano ormai per procedere al controllo, il 18enne ha provato a disfarsi dell’involucro contenente la sostanza stupefacente, poco meno di 20 grammi di Hashish, facendolo cadere dietro la ruota di un’auto in sosta. Addosso aveva anche ben 990 euro, sequestrati assieme alla sostanza stupefacente. Il 40enne ha ammesso di essersi dato appuntamento con lo straniero per acquistare dello stupefacente. Anche a lui è stata applicata la misura cautelare personale del divieto di dimora nella provincia di Padova. Espulso con provvedimento del Prefetto, è stato successivamente accompagnato e trattenuto su ordine del Questore di Padova presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo.

Il quarto arrestato ha riguardato un 22enne egiziano irregolare ed incensurato. È stato osservato dai poliziotti della Squadra Mobile vicino al Mc Donald’s di piazzale Stazione, seduto su una panchina, scambiare poche frasi con un 35enne del Bangladesh sopraggiunto in quel momento. Subito dopo veniva però visto prelevare dalla tasca alcuni pezzi di Hashish e cederli all’altro straniero in cambio di denaro. Proprio nel momento in cui gli si avvicinavano, lo stesso 22enne stava già concludendo una seconda cessione ad una donna. Quest’ultima riusciva ad allontanarsi prima dell’intervento degli agenti, nel frattempo impegnati già nel controllo del primo acquirente e dello stesso pusher, nel mentre datosi alla fuga. Raggiunto e perquisito, gli sono stati trovati altri 12 grammi di hashish (mentre altri 7 grammi li aveva già ceduti al primo acquirente) e la somma di 135 Euro. Arrestato, il giovane è stato condannato a  4 mesi di reclusione ed al pagamento di 1.500 euro di multa, e gli è stato confiscato anche il denaro.

(Questura di Padova)

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