L’ASSESSORE DONAZZAN AL CONVEGNO: IL TRIANGOLO DELLA COMPETITIVITÀ. AUTOMOTIVE E LOGISTICA TRA LOMBARDIA, VENETO ED EMILIA-ROMAGNA. “BISOGNA PUNTARE ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE SENZA FORZATURE”

(AVN) – Venezia, 5 aprile 2024

 

“Quello che fa bene alle tre regioni motore dell’Italia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna produce benefici al resto del Paese, ciò che invece crea danni, va modificato”.

Lo ha sottolineato l’assessore al Lavoro Elena Donazzan intervenendo a Milano al convegno “Il triangolo della competitività. Automotive e logistica tra Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, promosso dall’osservatorio Economia e territorio di CNA. All’appuntamento sono intervenuti Giovanni Bozzini, Moreno De Col, Paolo Cavini, rispettivamente presidenti CNA di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, insieme a Guido Guidesi, assessore lombardo allo Sviluppo economico e Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza della Giunta della Regione Emilia Romagna.

“Nel corso del convegno – ha evidenziato l’assessore Donazzan – l’attenzione si è focalizzata su due specifiche filiere, l’automotive e la logistica, i cui numeri sono davvero importanti, ma che rischiano di essere messi in crisi da un approccio ideologico, fintamente green, tutto da dimostrare in termini di minore inquinamento e invece già dimostrabile in termini di desertificazione del nostro comparto produttivo.

Nelle tre regioni, l’automotive regista complessivamente un fatturato di 82 miliardi di euro, con 198 mila addetti (+13% rispetto al 2014) e 58 mila imprese, oltre la metà delle quali attiva nella riparazione; nella logistica il fatturato è di 57 miliardi di euro, con 399 mila addetti e 53 mila imprese. Il Veneto, in particolare, ha un sistema di automotive di una filiera variegata, con 14.125 imprese e 44.709 addetti. Accompagneremo ciascuno di loro a migliorare le proprie competenze, a tendere all’obiettivo della sostenibilità ambientale, che non necessariamente deve passare attraverso una forzatura che preveda la completa trasformazione del comparto in elettrico: una marcia non percorribile, che avrebbe un impatto sociale e imprenditoriale drammatico. L’obiettivo, invece, grazie anche alla ricerca, deve essere quello di introdurre gradualmente tutte quelle soluzioni tecnologiche, che dimostrino un minor impatto sull’inquinamento ambientale. È il capitale umano che ha reso i nostri territori attrattivi per gli investitori. Il Veneto spicca per due qualità: la propensione all’auto imprenditorialità e l’accompagnamento con nuove competenze. La Regione ha spinto la programmazione europea per migliorare la qualità della vita delle persone, prevedendo l’obsolescenza della conoscenza sul fronte industriale e artigianale, e investendo in formazione con ITS specifici nell’ambito dell’efficienza energetica, della mobilità sostenibile e delle tecnologie innovative”.

 

 (LAVORO)

 

(Regione Veneto)

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