La Polizia di Stato di Venezia ha denunciato il presunto autore del furto consumato nella notte del 15 aprile scorso presso la sede dell’organizzazione studentesca UDU (Unione degli Studenti Universitari) di Cannaregio, quando furono trafugati il fondo cassa ed alcuni pc utilizzati dai giovani studenti.

Nello specifico, le indagini immediatamente avviate dalla DIGOS hanno fin da subito evidenziato come il gesto non fosse riconducibile a motivazioni politiche ma bensì alla micro criminalità locale.

Il lavoro svolto dagli investigatori è partito dalla visualizzazione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza cittadine grazie alle quali è stato possibile ricostruire gli spostamenti del malintenzionato che, nella circostanza, ha lasciato alcune impronte che abilmente la Polizia Scientifica di Venezia, col supporto del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Padova, ha saputo valorizzare ricollegandole ad un noto pregiudicato ventinovenne veneziano.

Su delega della Procura della Repubblica lagunare, nella serata di venerdì 18 aprile u.s., la Polizia ha eseguito la perquisizione a carico del suindicato al termine della quale è stata rinvenuta parte della refurtiva, consistente in un pc e in una consolle.

A corroborare l’ipotesi investigativa il rinvenimento di numerosi accendini con sopra impresso il logo dell’UDU.

Si precisa che il procedimento non è ancora concluso e che la colpevolezza dei soggetti dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.