GIORNATA MONDIALE DELLE API. LE CONTINUE PIOGGE FRENANO LA PRODUZIONE DI MIELE

GIORNATA MONDIALE DELLE API. LE CONTINUE PIOGGE FRENANO LA PRODUZIONE DI MIELE

20 Maggio 2025 – In occasione della Giornata mondiale delle Api che si celebra il 20 maggio, Coldiretti Venezia fa il punto della situazione sul settore apistico che nel veneziano rimane stabile da qualche anno, praticato da poco più di  800 aziende delle quali solo 200 fanno attività di commercializzazione, le altre producono per autoconsumo o per hobby. Nonostante le difficoltà, l’apicoltura resiste ed è un comparto del Made in Italy  divenuto sempre più importante per la difesa biodiversità e l’offerta di alimenti sani e naturali considerando il ruolo insostituibile che questo insetto svolge per l’ambiente e per l’uomo.

“E’ sempre più difficile fare l’apicoltore – afferma Stefano Dal Colle presidente di Apat, l’associazione che offre assistenza tecnica, formazione e aggiornamento degli apicoltori – E’ normale che il clima incida sulla produzione di miele – afferma Dal Colle – ma ciò che non è più normale sono gli andamenti estremi, per cui si passa da siccità a troppa pioggia, compromettendo del tutto la stagione produttiva, come è avvenuto nel 2024 in cui il miele d’acacia non è praticamente stato raccolto.”

“Quest’anno la stagione non è partita nel migliore dei modi infatti il miele di colza e di facelia ha risentito delle continue piogge – spiega Emanuele Marchesan apicoltore di Coldiretti residente a Caorle-  “attualmente stiamo raccogliendo l’acacia, l’andamento è migliore dello scorso anno, ma ci stiamo attestando alla raccolta di 12 kg per alveare contro i 30 kg di una stagione buona.”

Nel veneziano l’inizio della stagione apistica avviene a  Marzo con la fioritura del tarassaco, poi nei primi giorni di Aprile la colza, da fine aprile l’acacia per arrivare a Giugno con la fioritura del tiglio e castagno e chiudendo in piena estate con i millefiori, la melata e barena.

Si tratta di un prodotto locale ricercato e apprezzato dai consumatori, nonostante la concorrenza di miele straniero.

Le api, vere e proprie sentinelle ambientali, sono sane perché – spiega Coldiretti Venezia – gli apicoltori più esperti sanno come prendersi cura degli alveari, costantemente monitorati tutto l’anno con interventi quotidiani, indispensabili per far fronte agli imprevisti e alle improvvise variazioni meteo.

Infatti una corretta formazione e preparazione tecnica in questo lavoro è essenziale per non commettere passi falsi.

Sul fronte della biodiversità, ricorda Coldiretti, le api sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. In media una singola ape – precisa la Coldiretti – visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di visite floreali per produrre un chilogrammo di miele. 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao.

Proprio per tutelare l’apicoltura Coldiretti sta sensibilizzando gli agricoltori diffondendo delle linee guida da seguire in campagna per non ostacolare il lavoro delle api. Si tratta di buone pratiche, come lasciare i terreni a riposo con piante “mellifere”, ideali per l’impollinazione, oppure ridurre al minimo i trattamenti con gli insetticidi e privilegiare le tecniche di lotta guidata integrata e biologica, con prodotti bio come il “bacillus turingensis” e le trappole sessuali. Quanto ai consumatori, Coldiretti mette in guardia contro il rischio dell’invasione di miele “straniero”, spesso di bassa qualità. Il consiglio è di verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodotto sul territorio nazionale dove non sono ammesse coltivazioni Ogm (a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina) è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti.

(Coldiretti Treviso)

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