Nella mattinata di oggi, lunedì 12 maggio, la Polizia di Stato ha ricordato il Vice Questore Aggiunto Alfredo Albanese, barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse la mattina del 12 maggio 1980 a Mestre.
Alle ore 08.30, alla presenza Prefetto di Venezia, Darco Pellos, del Questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, della signora Teresa Friggione, vedova Albanese, e delle Autorità civili e militari della Provincia di Venezia, si è tenuta presso la Caserma intitolata al funzionario ucciso, sede della Questura di Venezia, la cerimonia commemorativa con la deposizione di una corona d’alloro a nome del Capo della Polizia alla lapide posta nel corridoio dell’Ufficio di Gabinetto della Questura, che ne ricorda la tragica morte.
Hanno presenziato alla cerimonia Dirigenti, Funzionari, personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno.
A seguire presso gli Impianti Sportivi Comunali di via Castellana a Zelarino, come già accaduto nelle precedenti edizioni della manifestazione, si è disputata la finale della 42^ edizione del Torneo di Calcio a lui dedicato, nella quale si sono affrontate le squadre Polizia Locale contro ACTV Venezia, vincitrici del rispettivo girone eliminatorio.
Nella circostanza sono stati allestiti alcuni stand dimostrativi e informativi sulle attività della Polizia di Stato rivolti alla cittadinanza, a cura della Polizia di Stato oltre che dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Venezia.
Con lo scopo di mantenere viva la memoria storica nelle nuove generazioni, inoltre, hanno aderito e partecipato all’evento quasi 100 ragazzi dell’Istituto Comprensivo “G. Galilei – Martini” di Scorzè e Peseggia, una classe dell’Istituto Secondario di Primo Grado “Berna” di Mestre e 23 studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore della “Gino Luzzatto” di Portogruaro i quali, insieme ai loro insegnanti, hanno anche avuto la possibilità di toccare con mano l’attività dei poliziotti, attraverso alcune dimostrazioni con l’aiuto degli artificieri ed approfondimenti forniti da personale specializzato presso gli stand dedicati.
Dopo l’intervento dell’Assessore alla Sicurezza del Comune di Venezia, Elisabetta Pesce, si sono susseguiti quelli della vedova Albanese, Sig.ra Teresa Friggione, del giornalista Adriano Favaro e la testimonianza di una poliziotta, ora in quiescenza ma all’epoca dei fatti ancora ragazza, che in quella tragica mattina del 12 maggio 1980 si trovò casualmente a transitare lungo Via Comelico e che, proprio a causa di quanto accaduto quel giorno, decise di entrare in Polizia e dedicare la sua vita a servizio del Paese, .
A conclusione della cerimonia il Questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, manifestando la sua vicinanza e quella di tutta la Polizia di Stato, ha voluto rivolgere un pensiero affettuoso alla vedova del compianto collega, ricordandone l’impegno e l’alto senso del dovere profuso fino al sacrificio estremo, ricordando ai giovani presenti l’importanza di mantenere viva la memoria affinché permangano nelle nuove generazioni i valori della democrazia e della legalità.
Infine sono seguite le premiazioni delle squadre partecipanti e della squadra ACTV Venezia vincitrice del Torneo di Calcio.
Inoltre, analoga cerimonia si è svolta a Jesolo (VE), alle ore 09.30, presso il cippo commemorativo posto sull’area di fronte alla scuola media “G. D’Annunzio” in Via Nausicaa a Jesolo Lido, con la partecipazione del Sindaco, del Questore di Venezia, delle Autorità locali e del Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza.
Nato a Trani (BA) il 9 gennaio 1947, dopo la laurea in giurisprudenza, il Vice Questore Aggiunto Albanese entrò nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza nel 1975. Nell’aprile dello stesso anno prese servizio presso la Questura di Venezia, dove gli venne assegnata la dirigenza del Terzo Distretto di Polizia di Mestre.
Nel 1979 venne trasferito alla DIGOS della Questura veneziana a capo della Sezione antiterrorismo.
Fra le numerose indagini legate all’eversione, fu particolarmente impegnato nella ricerca degli autori dell’omicidio del Dottor Sergio Gori, Vicepresidente della Montedison di Marghera, avvenuto per mano terroristica il 29 gennaio 1980.
Il 12 maggio 1980 subito dopo essere uscito di casa, in centro a Mestre, fu assassinato da un gruppo di terroristi delle Brigate Rosse.
Morì durante il trasporto all’Ospedale Civile di Mestre “Umberto I” lasciando la moglie Teresa in attesa del loro primo figlio.
L’omicidio del Dottor Albanese fu rivendicato dalle Brigate Rosse con una telefonata anonima e successivamente con un volantino fatto pervenire in un cestino di rifiuti nel centro storico veneziano.
Gli autori dell’efferato assassinio del Dottor Albanese furono successivamente individuati ed arrestati a termine di indagini che portarono alla scoperta dei loro covi nei Comuni di Jesolo e di Udine.
Medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria.