Lorenzoni (Veneto Vale), Bigon (Pd) e Zanoni (Europa Verde): “Una gestione arrogante e inconcludente della Seconda commissione ostacola i lavori del Consiglio regionale”

08 maggio 2025

(Arv) Venezia 8 mag. 2025 –    “Oggi, al termine della seduta di Seconda commissione, si è riunito l’Ufficio di presidenza della Commissione medesima per discutere gli emendamenti al PDLR 290, la legge ordinamentale della Commissione la cui discussione è già iniziata nella seduta del Consiglio dello scorso 6 maggio. Sono stati convocati tutti i dirigenti dei vari settori dell’amministrazione regionale coinvolti, una quindicina di persone, oltre ai colleghi presentatori degli emendamenti e i commissari interessati alla discussione della quarantina di emendamenti presentati. Ma la discussione non c’è stata”. Così i consiglieri regionale Arturo Lorenzoni (Veneto Vale), Anna Maria Bigon (Partito Democratico e correlatrice del progetto di legge) e Andrea Zanoni (Europa Verde) che spiegano: “La presidente della Seconda commissione Rizzotto si è arrogata il diritto, in assenza dell’assessore competente, di decidere quali emendamenti potessero essere discussi e quali no, negando la possibilità di interpellare i dirigenti su punti specifici, dando l’indicazione di voto che in due casi è stata addirittura negativa anche per emendamenti della maggioranza. Sono scelte politiche, ha ripetuto più volte la Presidente Rizzotto, andando contro anche ad alcuni emendamenti proposti dai suoi ex colleghi di partito. Perché convocare i tecnici, allora? Non si fa l’interesse dei cittadini se si impedisce una discussione serena con l’apporto delle strutture tecniche. E questa modalità arrogante di presiedere la Commissione è purtroppo divenuta la norma. Se non è stato possibile valutare gli emendamenti in Commissione, li ripresenteremo in Aula consiliare, allungando i tempi di discussione del provvedimento. I lavori della Seconda commissione sono ingolfati da tempo. È vero che i temi di competenza sono molti, ma è soprattutto vero che la presidente Rizzotto fa di tutto per rendere impossibile la discussione in commissione ponendo veti e ostacoli”.

(Regione Veneto)

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