Sanità – Bartelle (IIC): “Ospedale di Adria: sala d’aspetto stracolma, test Covid in ritardo e pazienti convocati per nome e cognome: utenti della sanità presi in giro”

Sanità – Bartelle (IIC): “Ospedale di Adria: sala d’aspetto stracolma, test Covid in ritardo e pazienti convocati per nome e cognome: utenti della sanità presi in giro”

(Arv) Venezia, 24 giu. 2020 – “Arrivare in orario, anzi in anticipo, limitazioni per l’ingresso di accompagnatori, percorsi differenziati per entrata e uscita, mascherine, gel al 70% di alcool. Sono solo alcune delle indicazioni, fondamentali, che tutti gli ospedali hanno posto in essere per contenere la diffusione del contagio da Coronavirus. Certo che se poi, dal punto di vista pratico, tali indicazioni rimangono solo belle parole, allora la situazione diventa grottesca e ci si sente presi in giro”. Così la Consigliera regionale Patrizia Bartelle (Italia in Comune) che spiega: “Sarebbe accaduto all’ospedale di Adria dove, stando a quanto riferisce oggi il Resto del Carlino, a causa di alcuni ritardi si sarebbe arrivati ad avere nella stessa sala d’attesa ben 34 persone e per giunta alcune sarebbero state in attesa del risultato del test Covid e quindi potenzialmente positive. Il rischio di un contagio multiplo e dello sviluppo di un nuovo focolaio è grave e inaccettabile. Ciliegina sulla torta, una volta sbloccata la situazione, i pazienti sarebbero stati convocati con nome e cognome in barba alla riservatezza e dando modo a chiunque di fare il collegamento tra nominativo e condizioni di salute”.

“Sono situazioni intollerabili – commenta Bartelle – che denotano scarsa attenzione per l’utenza. D’altro canto, una sanità pubblica che da vent’anni viene smantellata pezzo per pezzo non può che mostrare qualche cedimento. Il punto è che, nel corso di un’emergenza sanitaria come quella attuale, queste leggerezze possono costare la vita a qualcuno”.

“Ho quindi chiesto alla Regione di intervenire immediatamente – conclude la Consigliera – e chiedo ai cittadini di segnalare sempre queste situazioni che non devono passare sotto traccia o essere sottovalutate. Visto l’accaduto, scappa un sorriso per le lodi bipartisan che arrivano in questi giorni al direttore generale di ULSS 5 prossimo alla pensione. Benvenuto al nuovo che avanza, verrebbe invece da dire”.

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(Consiglio Veneto)

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