Formazione e famiglie: un cammino ripensato per questo tempo

Un tempo propizio: alla fine, a ben guardare nell’esperienza, seppure a volte faticosa o dolorosa, di molte famiglie, si potrebbe dire che questa quarantena, questo periodo di reclusione forzata, è stato, e può essere, tempo opportuno che ha fatto riscoprire valori e relazioni spesso date per scontate, in famiglia e tra vicini.
Anche il rafforzamento della collaborazione tra Uffici di pastorale ne è stato un frutto: durante la Quaresima e la Pasqua si sono confrontati e ritrovati a lavorare insieme per accompagnare le famiglie e tutto il popolo di Dio preparando, di domenica in domenica, dei sussidi (anche semplificati per famiglie con bambini) per celebrare nelle case; ed ora si incontrano ancora per continuare questo accompagnamento rispondendo all’esigenza emersa da molti di continuare questa esperienza di preghiera in famiglia e tra famiglie vicine.
Come segreteria di pastorale familiare ci siamo resi conto, infatti, ascoltando gli sposi e i sacerdoti, che quegli strumenti di preghiera sono stati spesso un vero e proprio toccasana, un respiro profondo che, pur non sostituendo l’importanza della messa comunitaria e della celebrazione eucaristica, ha permesso alle famiglie e ai laici di sentirsi fratelli anche se a distanza, riscoprendo il proprio sacerdozio battesimale nella piccola chiesa domestica.
Nell’ascolto delle famiglie che inizialmente abbiamo incontrato attraverso le videoconferenze e poi in piccoli gruppi, è nata l’idea di preparare delle proposte di preghiera perché gli sposi possano continuare a pregare insieme, nella loro intimità e con i propri figli in un primo momento e aprendo la propria casa ad una famiglia vicina successivamente, valorizzando e approfondendo così quelle relazioni a corto raggio che spesso nella routine quotidiana si trascurano.
Il primo sussidio di preghiera, “Nella calura riparo…”, preparato anche con il confronto con il Centro della Famiglia e con l’Azione cattolica e in collaborazione con l’Ufficio liturgico, è già stato consegnato la settimana scorsa, con un invito e un incoraggiamento del nostro vescovo Michele. Successivamente verranno proposte altre due schede (la seconda intorno al 10 agosto, la terza i primi giorni di settembre) per mantenere viva la nostra fede e per continuare a “raccontare così l’amore di Dio” (come ci augura il Vescovo) durante il periodo estivo. “Ogni famiglia con le sue caratteristiche e originalità trovi via via il suo modo di pregare”, scrivono i direttori dell’Ufficio della Pastorale familiare e la Segreteria diocesana, invitando le famiglie a scegliere liberamente se seguire la struttura proposta o adattarla a misura della propria vita familiare. La proposta non si esaurisce all’interno della famiglia ma si è invitati a condividere questo momento con altre famiglie, con i vicini, i più prossimi. Creare piccole reti di relazioni per tessere la comunità, come facevano, del resto, i primi cristiani. Un ritorno alla chiesa domestica iniziale che vorremmo proporre anche con altre prossime iniziative.
Proiettandoci nel prossimo autunno-inverno, saremo nell’impossibilità di vivere tutti assieme le consuete tre giornate diocesane di aggiornamento per famiglie. Stiamo pensando quindi di attivare una proposta unitaria che però sarà realizzata in piccoli gruppi (gruppi familiari o piccole reti informali di 5-6 famiglie, in casa o in locali della parrocchia) in tutto il territorio della diocesi. Un gruppo nutrito di coppie formate sarà disponibile a condurre i momenti di aggiornamento (probabilmente due) ai gruppi di famiglie che lo richiederanno. Dopo l’estate vi terremo aggiornati.
Neanche il percorso “Sposi In cammino” si ferma! Certamente non sarà possibile per quest’anno iniziare il primo anno di formazione, né ritrovarsi per concludere il percorso per quelle famiglie che sono già in cammino, ma abbiamo voluto leggere questa impossibilità come un tempo in più che ci viene donato. Abbiamo scelto di continuare, con la modalità dei piccoli gruppi divisi per territorio, a incontrare le famiglie che hanno iniziato il percorso la scorsa estate con momenti di preghiera e ascolto della Parola e di condivisione, per permettere allo Spirito Santo di accompagnare e sostenere quelle famiglie che sta chiamando. Sono già cominciati i primi incontri, i primi momenti insieme in attesa di rivedersi tutti per uno straordinario e inconsueto “Terzo Anno”.
Maria Silvia e Paolo Moro
Segreteria diocesana di Pastorale familiare

(Diocesi di Treviso)

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