Famiglia e lavoro: nuove armonie necessarie. Primo maggio a Carbonera tra musica, danze e testimonianze

“Nuove armonie tra famiglia e lavoro”: questo il titolo dell’evento che avrà luogo lunedì 1° maggio nella parrocchia di Carbonera. Si tratta dell’iniziativa che da qualche anno celebra la Festa dei lavoratori attraverso musica, danze e testimonianze dal mondo del lavoro. Organizzano la Pastorale Sociale e del Lavoro di Treviso, la Fondazione Opera Monte Grappa, le Acli provinciali di Treviso e Venezia, l’associazione Famiglie 2000. Collabora l’associazione “Musicalmente Orchestra”, coreografie di centro danza Movi- Menti di Fontane di Villorba. All’evento saranno presenti mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso che celebrerà la messa alle ore 11 e Lidia Borzì, della presidenza nazionale Acli, neo eletta nel direttivo del forum delle Associazioni familiari oltre ad altre autorità comunali e provinciali. Alle 14.30 ci sarà, quindi, lo spettacolo musicale “C’è da fare”, quale invito ai diversi soggetti della società civile a impegnarsi per arrivare a un nuovo equilibrio famiglia-lavoro. Saranno otto le canzoni e otto le testimonianze: dallo studente all’insegnante, dal lavoratore all’imprenditore. Concluderà la testimonianza Lidia Borzì con una riflessione su come è possibile ridefinire valori e obiettivi del mondo del lavoro, quali nuovi percorsi intraprendere, quali sfide al cambiamento. In caso di pioggia il musical previsto nel pomeriggio si terrà a Mignagola di Carbonera, nel Centro Noi – Casa papa Luciani.

“I temi del lavoro che affronteremo saranno concreti – spiega don Paolo Magoga, coordinatore dell’iniziativa, nonché direttore dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro -. Dai giovani ascolteremo cosa si aspettano dal mondo del lavoro, che tipo di lavoro cercano, quali altri elementi oltre alla retribuzione prendono in considerazione in un’offerta di lavoro. Anche il tema dello smart working sarà posto all’attenzione degli interventi: durante il Covid questa modalità di lavoro ha portato a un tempo genitoriale diverso, spesso delegato alle madri. E ancora: quali compromessi hanno accettato le donne per conciliare lavoro e maternità?”.

“Si tratta di portare l’opinione pubblica e la sensibilità comune – afferma Serafino Pitingaro presidente di Famiglie 2000 – a riflettere su quali attenzioni e soluzioni devono essere messe in gioco dalle aziende per armonizzare, e non solo conciliare, le esigenze di famiglia e lavoro”.

“Facciamo nostre – dichiara Davide Magagnini, delegato Acli della Pastorale Sociale, le parole dei Vescovi nel messaggio per il primo maggio di quest’anno: «Desideriamo condividere percorsi di vera dignità con tutti. Vorremmo che le comunità cristiane fossero sempre più luoghi di incontro e di ascolto, soprattutto dei giovani e delle loro aspirazioni, dei loro sogni, come anche delle difficoltà che essi si trovano ad affrontare»”. “Questo primo maggio è la prima tappa di un percorso più lungo che mira a stimolare una riflessione sul tema della conciliazione – conclude Alessandro Pierobon, presidente delle Acli di Treviso -. Abbiamo creato un tavolo di confronto coinvolgendo anche associazioni datoriali per cercare di coniugare esigenze di lavoratori e famiglie con quelle delle aziende. L’obiettivo è definire buone prassi «Family Friendly» che oggi diventano strumento essenziale per trattenere e attrarre lavoratori. Per questo possiamo già darci appuntamento a maggio 2024 per la seconda tappa”.

(tratto dalla Vita del popolo del 30 aprile 2023)

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(Diocesi di Treviso)

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